“Sono pronto a scommettere che nessun atleta rinuncerà a gareggiare a Rio per colpa del virus“. Ne è convinto Bernard Rajzman , ex pallavolista della Panini e oggi figura di peso nell’organizzazione olimpica. Inoltre da pochi giorni è stato nominato membro della commissione di valutazione che dovrà giudicare tecnicamente le candidature per le Olimpiadi del 2024 di Roma, Los Angeles, Parigi e Budapest.
I Giochi Olimpici di Rio 2016 sono vicini, ma in Brasile sono pessimisti. “Di difficoltà ne abbiamo avute e ne continuiamo ad avere. Ma che io ricordi non c’è mai stata vigilia olimpica tranquilla. Il punto è che sono le brutte notizie finiscono in prima pagina” è il commento di Rajzman ai microfoni del Corriere dello Sport. Un’edizione speciale, il paese verdeoro è pronto. “Saranno dei Giochi meravigliosi perché Rio e il Brasile sono speciali e perché abbiamo lavorato con entusiasmo e con una visione per il futuro. Il Brasile è un paese di sportivi, ma non aveva un centro per lo sport. Ora ci sarà. Il villaggio è stato costruito da da privati e dopo i Giochi sarà a disposizione della popolazione”.
Tra presente e futuro, lo sguardo di Rajzman è rivolto anche al futuro, in particolare alla candidatura di Roma 2024. “Conosco e stimo Giovanni Malagò, a ottobre ho conosciuto anche Luca Montezemolo. Roma 2024 non poteva scegliere di meglio”. Sono in molti a credere che le Olimpiadi torneranno in Europa. “Gli ultimi Giochi di Londra hanno lasciato un bel ricordo, non si può dire la stessa cosa per altre edizioni. Parigi nell’anno del Centenario? Ogni città ha i suoi validi motivi per organizzare l’Olimpiade, Parigi neha da vendere. Ma le ricorrenze, da sole, non sono una garanzia. Ricordate Atene quando perse i Giochi del 1996 in favore di Atlanta?”.