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“Non riesco ancora a crederci. Oggi ho disputato una finale anticipata e penso di aver dato tutto, gestendo in modo intelligente tutte e e tre le riprese contro un avversario comunque scomposto. Sono partito bene e sinceramente non ho sentito i colpi del russo, anzi a contarli sono stati 7, al massimo 10. Lascio a chi ha visto il match ogni commento. Ora mi riposero’ e mi dedichero’ ad altri progetti, anche televisivi. Poi ripartiro’ come al mio solito”. Clemente Russo commenta cosi’ l’eliminazione ai quarti di finale del torneo olimpico di pugilato (categoria Heavy, 91 kg) di Rio2016. “Fino al 2018 ho un contratto con l’APB e tra sei mesi e’ in programma la sfida contro il campione mondiale pro Deontay Wilder, che ho battuto a Pechino. Dopo, perche’ non arrivare a 38 anni a Tokyo? Mi sento ancora giovane sia fisicamente che mentalmente“, aggiunge Tatanka, alla quarta Olimpiade.
C’e’ amarezza per il verdetto dei giudici anche nelle parole del coach azzurro Francesco Damiani: “Clemente ha fatto tutto quello che doveva – sostiene -. Ha disputato un match strepitoso e sinceramente non capisco il verdetto. Prima e terza ripresa vinte nettamente. Mi viene in mente il match di Cammarelle a Londra. Abbiamo lavorato tanto e sono contento per quello che ha dimostrato Clemente. Ha saputo gestire molto bene l’incontro. Sono interdetto”. Per il presidente della Federpugilato, Alberto Brasca, “i giudici hanno visto Tishchenko vincente. Spiace perche’ Tatanka aveva tutto per raggiungere la sua terza medaglia olimpica”.