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Cominciano a tratteggiarsi i contorni di una bellissima storia sportiva. È una giornata storica per lo sport e per il pugilato italiano. La giovanissima Irma Testa, classe 1997, prima atleta italiana a salire sul ring di un Olimpiade, nel primo turno del torneo di boxe femminile, si è imposta sulla boxer australiana Shelley Marie Watts per split decision nella categoria dei pesi leggeri (60kg). Il tabellino dei giudici: 39-37, 37-39, 39-37. Con questa vittoria l’eroina di Torre Annunziata, considerata l’under 20 più forte del mondo, accede ai quarti di finale dove affronterà la campionessa del mondo francese Estelle Mossely.
L’esordio sul ring olimpico può nascondere qualche insidia, come l’emozione o l’inesperienza, ma già dal primo round Irma Testa appare concentrata e fredda nel sostenere l’incontro contro l’esperta australiana ventinovenne. Il primo round infatti vede l’avanzare dell’italiana con la Watts attenta soprattutto ad accorciare la distanza. Mobilità di gambe, colpi precisi e rapido allontanamento, questo è il diktat seguito dalla giovane campana nel secondo e nel terzo round, decisivi poi per il verdetto finale. Nell’ultima ripresa Irma Testa accusa un leggero calo fisico e la Watts con la forza della disperazione la colpisce con due ganci sinistri portando la quarta ripresa a suo favore. Appuntamento adesso ai quarti di finale contro la temibile francese Estelle Mossely, (un precedente tra le due ai quarti del preolimpico europeo dello scorso mese di aprile: vinse Irma Testa con decisione non unanime) un altro appuntamento per continuare a completare con un altro tassello questa meravigliosa storia sportiva.