Rio 2016

Rio 2016, polemiche dei tiratori. Il ct Pera: “Difficoltà e disagi per tutti”

Chiara Cainero - Foto Fitav

Manca poco al via dell’Olimpiade di Rio de Janeiro ma aumentano polemiche e preoccupazione per gli impianti delle gare dei Giochi. Questa volta è il turno dei tiratori, a segno e a volo, attualmente impegnati nella Preolimpica carioca nella struttura di Deodoro, valida non solo per la Coppa del Mondo delle due discipline, ma anche come una sorta di test in vista di Rio 2016. Portavoce del malcontento, proveniente non solo dai tiratori italiani, è Albano Pera, ct della squadra azzurra di Fossa. “Siamo partiti per il Brasile con l’intenzione di prendere tutti i riferimenti possibili per affrontare la gara olimpica con la giusta tranquillità – racconta -, ma abbiamo realizzato il nostro intento solo in minima parte. I problemi organizzativi sono cominciati immediatamente. Ci era stato assicurato che avremmo potuto accedere all’impianto ed effettuare degli allenamenti liberi almeno due giorni prima di quelli ufficiali, ma non è stato così. L’impianto ha aperto il giorno stesso degli allenamenti e quelli ufficiali, i ‘Pre Event’, sono iniziati in ritardo per un problema di reperimento delle munizioni sul campo. Questo inconveniente ha limitato il tempo a nostra disposizione facendoci arrivare alla gara con poca confidenza dell’impianto. In più, la logistica di supporto non era idonea a contenere i tiratori e lo staff presente nella struttura – continua il ct azzurro, argento olimpico ad Atlanta 1996 -, creando difficoltà e disagi a tutti. La tenda messa a disposizione di tutte le delegazioni era oggettivamente piccola rispetto alle reali necessità e molti di noi sono dovuti rimanere costantemente all’esterno con temperature altissime, oltre i 34 gradi all’ombra. In ogni caso ci siamo organizzati e abbiamo fatto in modo di adattarci“.

E ancora, il caos piattelli: “A questo punto si è palesato il problema più grave – dice ancora Pera -, ovvero quello di piattelli durissimi. Molti tiratori, tra cui anche i miei, durante la gara hanno avuto la netta percezione di aver colpito bene alcuni piattelli, che però non sono andati in frantumi come avrebbero dovuto, causando l’attribuzione di zeri. L’errore di percezione ci può stare, ma quando è diventato troppo ricorrente sono cominciati i dubbi, confermati poi dal ritrovamento sui campi di molti piattelli colpiti e non rotti“. “In qualità di componente della commissione dei ct in seno alla federazione internazionale – conclude -, ho scritto al Segretario Generale Franz Schreiber spiegando dettagliatamente tutte queste difficoltà e allegando alcune delle foto fatte ai piattelli colpiti e non rotti, con la speranza che si possa intervenire per evitare che queste condizioni si possano ripetere durante i Giochi“. Intanto le gare continuano e domani ci sarà la prova di Skeet in cui saranno impegnati gli azzurri Chiara Cainero e Diana Bacosi tra le donne e Luigi Lodde, Gabriele Rossetti e Tammaro Cassandro tra gli uomini.

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