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La decisione è stata ufficializzata: nessun atleta russo prenderà parte alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, in programma dal 7 al 18 settembre. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, l’Ipc, il Comitato paralimpico internazionale, ha deciso di spingersi là dove non e’ arrivato il Cio, forte delle ulteriori prove emerse dal rapporto McLaren, ufficializzando all’unanimità l’esclusione dai Giochi del Comitato paralimpico russo “con effetto immediato a causa dell’incapacità di adempiere alle proprie responsabilità associative e in particolare all’obbligo di rispettare il codice antidoping dell’Ipc e il codice mondiale antidoping, di cui e’ anche uno dei firmatari”. Il Comitato paralimpico russo ha ora 21 giorni per presentare ricorso. “E’ una decisione che grava sulle nostre spalle, ma l’abbiamo presa nell’interesse del movimento paralimpico – commenta Sir Philip Craven, presidente dell’Ipc -. E’ una nostra responsabilità quella di assicurare una competizione limpida, in cui gli atleti hanno la sicurezza di competere sullo stesso piano. Questo e’ vitale per l’integrità e la credibilità dello sport paralimpico”.