Pallanuoto

Rio 2016, pallanuoto maschile: Serbia-Ungheria show, ottimo esordio per Italia, Brasile e Montenegro

Alex Giorgetti, pallanuoto maschile - Foto Profilo Facebook

Tante emozioni nella giornata inaugurale dell’Olimpiade di Rio che vede protagonisti gli atleti della pallanuoto. Nel girone A esordio al cardiopalma per il Settebello, che supera di misura la Spagna in un match dal finale incandescente, mentre Serbia e Ungheria danno vita ad una gara spettacolare terminata in parità ed il Montenegro ottiene un facile successo contro la Francia. Nel girone B vittoria sofferta per i campioni olimpici in carica della Croazia e per la Grecia, che si impone nel finale sul Giappone; ottimo esordio anche per i beniamini di casa che superano l’Australia.

E’ subito spettacolo nel primo match di giornata del Girone A con Serbia e Ungheria pronte ad aprire i giochi: un 13-13 al fotofinish che ha quasi il sapore di una finale anticipata e regala intense emozioni a tutti gli appassionati di questo sport. Avvio eccellente per la formazione magiara che passa immediatamente in vantaggio e chiude il primo quarto sul 5-3, condannando i campioni del mondo a subire fulminee ripartenze. Cinismo e determinazione: queste le migliori caratteristiche messe in acqua dagli ungheresi che incrementano il vantaggio con le reti di Varga e Kis. Al terzo quarto inizia la controffensiva serba: i campioni del mondo si riportano in scia, approfittando della superiorità numerica e pareggiando i conti con Filipovic sul 12-12. A dir poco emozionante il finale di gara: la Serbia crede nella rimonta fino all’ultimo secondo e dopo la rete messa a segno dall’Ungheria, si riporta in parità allo scoccare del tempo regolamentare.

Termina 7-5 tra Croazia e Stati Uniti: una gara estremamente tattica e giocata sul filo dell’equilibrio quella tra le due formazioni che aprono le danze del Girone B. I campioni olimpici in carica riescono ad ottenere un difficile successo nonostante una buona performance da parte del team statunitense, che preclude ai croati la via del gol durante una prima frazione di studio. La lunga fase di stallo s’infrange nell’ultimo quarto di gara: dopo il pareggio firmato da Petkovic, la Croazia corona la rimonta raggiungendo, seppur con qualche grattacapo di troppo, quota 7 e gestendo con esperienza il vantaggio nei minuti finali.

Ha a dir poco dell’incredibile l’impresa dell’Italia, che piega la Spagna su un 9-8 ricco di emozioni. Cuore, determinazione e tanto orgoglio per il Settebello: un match condotto tra alti e bassi per i ragazzi di Campagna, che dopo un avvio dilagante con la doppietta di Di Fulvio, faticano non poco ad arginare la compattezza della compagine iberica, in vantaggio per 3-2 alla fine del primo quarto. L’involuzione azzurra si protrae fino a metà gara: ancor più evidente, dopo la squalifica del centroboa Bodegas,la difficoltà nella circolazione della palla, la poca lucidità sotto porta e la perfetta linea difensiva eretta dalla Spagna. L’Italia inizia a sperare dopo le reti di Figlioli e Fondelli: nell’ultimo quarto si concretizza il miracolo azzurro. E’ proprio il bomber della Pro Recco a pareggiare i conti con la Spagna, che non riesce a siglare il vantaggio per la splendida parata di Del Lungo sul rigore di Molina e finisce per issare bandiera bianca in seguito alla rete di Presciutti, eroe del match sul definitivo 9-8.

Buona la prima anche per la Grecia che si impone, seppur di misura, sul Giappone archiviando la pratica sul punteggio di 8-7. Dopo una situazione di perfetta parità, straordinaria la rimonta firmata dalla formazione greca che risponde immediatamente all’egemonia giapponese piegando gli avversari con un poker di reti. Un’ottima prova di forza in un match gestito con freddezza dalla compagine greca, interprete di una grande performance nell’ultimo quarto di gara. La rete di Mylonakis beffa in extremis la formazione nipponica che si era riportata in parità sul 7-7.

Una vera e propria passeggiata per il Montenegro che supera la Francia senza alcuna difficoltà sul 7-4. Trascinata dalle reti di Radovic e Brguljan, i montenegrini, che fanno della trazione anteriore la loro arma migliore, costruiscono subito un cospicuo vantaggio sin dal primo quarto, concedendo poco o nulla ai francesi, che riescono ad andare a segno soltanto nella terza frazione con la rete da centrocampo di Khasz a spezzare la supremazia degli avversari. Nel finale di gara i francesi provano ad invertire la rotta di un match già irrimediabilmente compromesso: non bastano le reti dalla lunga distanza di Peisson e Marzouki, che servono soltanto a rendere la sconfitta meno amara.

A chiudere questa prima giornata, una splendida vittoria sul punteggio di 8-7 dei padroni di casa del Brasile contro l’Australia. La formazione verdeoro dà subito avvio alla manovra offensiva ipotecando il successo sin dai primi minuti: straordinaria la lucidità e la tecnica di Baches e Oneto Gomes dalla lunga distanza, a congelare immediatamente il match sul 2-0. Non si lascia però attendere la reazione del team australiano, che rientra in partita trascinato dalle azioni di Campbell e Kayes. A regalare la vittoria al Brasile, sospinto dal tifo di casa, la conclusione dalla distanza di Rocha, che risponde con personalità al siluro di Cotterill.

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