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Resta sul podio olimpico la squadra italiana di pallanuoto maschile allenata da Alessandro Campagna. La finale per il terzo posto contro il Montenegro è equilibrata – come era stata la gara del girone eliminatorio nella quale gli azzurri avevano vinto di misura 6-5 – ma gli azzurri riescono a fare gara di testa dall’inizio. Dopo due minuti l’Italia è già avanti di due reti, ma i montenegrini riescono poco dopo a dimezzare lo svantaggio e gli ulteriori attacchi della prima frazione saranno infruttuosi. Nel secondo quarto  la partita tattica e di studio sulla falsariga di quella del girone di qualificazione fa spazio ad una partita fisica e a viso aperto: ad ogni pareggio del Montenegro fa seguito il nuovo vantaggio degli azzurri che riescono a confermare a metà incontro il vantaggio di un gol, 5-4.
Nella terza frazione dopo aver subito il gol del 5 pari, Christian e Nicholas Presicutti riescono finalmente a riportare il doppio vantaggio che, anche complice qualche legno ostile al Montenegro, riusciamo a conservare fino al termine della terza frazione. Nell’ultimo quarto altre due reti di Christian Presciutti, autore di 4 reti a fine partita, ci portano al massimo vantaggio sull’11-8. Il Montenegro sembra andare in confusione, Ivovic sbaglia un rigore centrando il palo che sembra condannare la sua squadra alla sconfitta. Ma bastano un paio di minuti di distrazione degli azzurri e i montengerini si riportano sotto 11-10. Una buona parata di Tempesti scongiura il pareggio e ci pensa Aicardi dal centro a siglare il 12-10 quando mancano solo 35 secondi. Sfuma l’ultima azione del Montenegro e gli azzurri devono solo tenere palla per i successivi 16 secondi prima di festeggiare la meritata medaglia, evitando un podio tutto balcanico.
Per la prima volta sia la squadra femminile che quella maschile salgono sul podio olimpico nella stessa edizione.
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