DALL’INVIATO A RIO DE JANEIRO
Il destino di Alex Schwazer è ancora ignoto. Il Tas, a Rio de Janeiro, emetterà la sentenza entro venerdì e solo quel giorno sapremo se il marciatore azzurro potrà disputare l’Olimpiade o dovrà tornarsene mestamente a casa. Mentre tutto il mondo aspettava la sentenza, Sportface.it vi ha fornito gli aggiornamenti del caso.
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Orari brasiliani
Ore 20:53 – Dichiarazioni del legale Giuseppe Sorcinelli: “Alex, il professor Donati e i legali non possono rilasciare dichiarazioni perché il Tribunale ci ha ricordato che questa è una procedura arbitrale strettamente confidenziale e non è assolutamente possibile delle problematiche emerse nel dibattimento. Il Tas ci ha assicurato che depositerà quanto prima la decisione, il termine massimo è venerdì per consentire all’atleta di partecipare anche alla 20 km (in realtà il termine è giovedì perché la gara è in programma venerdì, ndr)”.
Ore 20:05 – Sentenza sul caso Schwazer rinviata a venerdì!
Ore 19.45 – Nessuna novità ancora dall’aula del dibattimento, in compenso l’attesa della stampa non è più in strada, ma nella sede della France press al decimo piano, 21 piani sotto ad Alex Schwazer che sta per conoscere il suo destino.
Ore 18.25 – Terminato intorno alle 18.15 l’audizione di Alex Schwazer di fronte al collegio arbitrale del Tas. Il marciatore altoatesino ha risposto anche ad alcune domande degli arbitri in relazione ad alcune questioni tecniche. Dopo di lui il collegio ha dato la parola ai legali dell’accusa e della difesa per le arringhe finali. La discussione dovrebbe durare ancora circa un’ora poi il Tas dovrebbe confermare la volontà di ritirarsi subito in camera di consiglio per arrivare al dispositivo della decisione. Le motivazioni invece saranno comunque rese note nei prossimo giorni.
Ore 18.00 – Momento decisivo dell’udienza Schwazer. Il collegio arbitrale sta ascoltando in questi minuti le parole del marciatore altoatesino. Non è un monologo ma un batti e ribatti in cui Alex sta provando a spiegare al Tribunale Arbitrale dello Sport le sue ragioni e la ricostruzione di quanto accaduto.
Ore 17.45 – Sandro Donati è uscito dalla sala dove si sta tenendo l’udienza Schwazer sbattendo la porta visibilmente arrabbiato. Il motivo sarebbe un diverbio con un rappresentante della Federazione Internazionale. Dopo qualche minuto il tecnico è di nuovo calmo ed è tornato in aula.
Ore 16.55 – Nessuna novità ancora nell’edificio che ospita l’udienza di Alex Schwazer. Trapelano informazioni sulla strategia difensiva adottata dai legali dell’altoatesino. Gli avvocati hanno evidenziato la presenza non consentita delle leggi della provenienza del campione rilevato a Schwazer il primo gennaio scorso: un vizio di forma nella procedura di controllo. Il tecnico Donati, nel suo intervento di fronte al collegio arbitrale, avrebbe invece ricostruito tutta la storia dei controlli antidoping ai quali Schwazer è stato sottoposto negli ultimi 12 mesi. Secondo infatti un modello matematico basato sull’esperienza delle rilevazioni antidoping di sostanze anabolizzanti come quella riscontrata nel campione rilevato a Schwazer il primo gennaio, il marciatore altoatesino sarebbe dovuto risultare positivo negli ultimi 12 mesi in almeno altri due test effettuati dalla Federazione Internazionale. In questo modo la difesa vorrebbe provare l’anomalia del risultato del test che al momento costa la sospensione ad Alex Schwazer e dunque l’esclusione dai Giochi di Rio.
Ore 16.15 – Il direttore della commissione anti-doping della Iaaf Capdevielle lascia l’udienza e scappa via in taxi, evitando le domande dei giornalisti.
Ore 16.00 – All’udienza sta partecipando da spettatore il direttore della commissione anti-doping della Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf) Thomas Capdevielle.
0re 15.45 – “Alex sta prendendo appunti e preparando il suo intervento. Sarà sentito per ultimo prima delle ultime parole degli avvocati e della difesa“. Queste le parole dell avvocato Giuseppe Sorcinelli.
Ore 15.30 – È durata circa mezz’ora la pausa pranzo. Prima di sospendere l’udienza gli arbitri hanno ascoltato Alessandro Donati e alcuni testimoni dell’accusa, ovvero la Federazione internazionale di atletica leggera. Terminata la pausa i giudici hanno programmato il collegamento via Skype con Roma per discutere le questioni tecniche della vicenda con i periti della difesa. Si prospettano tempi ancora lunghi, ma il Tas dovrebbe mantenere la volontà di prendere una decisione entro stasera.
Ore 14.30 – Tutto tace dal 31esimo piano dov’è in corso ancora l’udienza. Nessuna pausa pranzo al momento, il Tas va avanti a oltranza.
Ore 13.50 – Da oltre un’ora è ripresa l’udienza davanti al Tas. Il Collegio Arbitrale sta ascoltando il professor Alessandro Donati: a breve gli arbitri dovrebbero fare una pausa prima del proseguo dell’udienza. È confermato che Alex Schwazer parlerà per ultimo.
Ore 12.15 – “Abbiamo visto Alex sereno, motivato e determinato come prima di una gara – ha dichiarato l’avvocato Giuseppe Sorcinelli dell’entourage del marciatore altoatesino – Di solito le gare le vince, speriamo di vincere anche questa. Quando parlerà? Penso più avanti“. Il Tas ha deciso una breve sospensione dell’udienza dopo un’ora e mezza di dibattimento. I giudici hanno accolto la deposizione del professor Sandro Donati, allenatore del marciatore di Bolzano, anche se non è stato ancora deciso se ammettere l’utilizzo del videoproiettore con Power Point. Verranno ascoltati prima dal Collegio le due persone che si sono occupate del trasporto del campione prelevato il primo gennaio ad Alex Schwazer e poi risultato positivo a un secondo controllo lo scorso maggio. La difesa contesta con un vizio formale, ovvero l’indicazione della provenienza del campione non consentita dal regolamento, il chiaro segnale dell’appartenenza del test ad Alex Schwazer. Dovrebbe, dunque, essere accettata la testimonianza di Donati e l’utilizzo del Power Point, ma prima di far parlare l’allenatore dell’azzurro ascolteranno i trasportatori della provetta incriminata. Dopo gli interventi dei trasportatori e quello di Donati, infatti, ci sarà il collegamento via skype da Roma con i periti del Coni e i funzionari della Nado Italia; poi eventuali domande, obiezioni delle parti. Infine dovrebbe toccare a Schwazer.
Ore 11.30 – Ha preso il via l’udienza di Alex Schwazer di fronte al Tribunale dello sport di Losanna in un hotel al centro di Rio de Janeiro. I giudici hanno ammesso il collegamento Skype per ascoltare i testimoni della difesa. Questi ultimi sono collegati dal Coni di Roma dove si trovano anche i rappresentanti della Nado Italia. L’udienza sara’ in lingua tedesca come richiesto dai legali dell’atleta anche per andare incontro al presidente del Tas, l’austriaco Michael Geistingler. Il Tas non ha ancora deciso se accettare la prova video richiesta dall’allenatore di Schwazer, Sandro Donati, e ritenuta dalla difesa molto importante per i dati e le immagini contenute. “Il clima e’ da Santa Inquisizione”, le parole dell’avvocato Giuseppe Sorcinelli, che fa parte dell’entourage dell’altoatesino
Ore 10.30 – Alex Schwazer è arrivato all’hotel nel centro di Rio dove tra poco si svolgerà l’udienza davanti al Tribunale arbitrale dello Sport. Il Tas deve pronunciarsi sul ricorso del marciatore azzurro, sospeso nuovamente per doping e al momento escluso dall’Olimpiade. Con Schwazer ci sono gli avvocati Gerhard Brandstaetter e Thomas Tiefenbrunner. Dall’entourage di Schwazer filtra preoccupazione e pessimismo