Nonostante le autorità brasiliane ostentino tranquillità, assicurando che non c’è nessun pericolo in vista della prossima Olimpiade di Rio de Janeiro di questa estate, il virus Zika continua a far paura. Pochi giorni fa il ministro brasiliano dello sport, George Hilton, si è lamentato delle speculazioni apparse sulla stampa locale e mondiale in proposito dichiarando: “È fuori discussione che i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro possano essere cancellati ”. Una presa di posizione importante, ma c’è chi sembra preoccuparsi ugualmente.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, infatti, chiederà al Congresso 1,8 miliardi di dollari di fondi di emergenza per combattere il virus Zika. Ad affermarlo è la Casa Bianca. È lo stesso Obama a dichiarare: “Dobbiamo prendere il virus molto seriamente. Presenteremo una proposta al Congresso per finanziare la ricerca su vaccini e sulla diagnostica, ma anche per aiutare in termini di sistemi sanitari pubblici”. Una proposta importante per debellare una volta per tutte Zika che in paesi come la Colombia, ad esempio, ha già infettato più di 3mila donne incinte e ha fatto registrare già 3 decessi. Un’emergenza internazionale, come ribadito anche dall’Organizzazione mondiale della sanità. che ribadisce come l’emergenza internazionale di salute pubblica debba considerarsi collegata non allo Zika in sé, ma al sospetto legame – ancora da dimostrare – fra la malattia e la microcefalia dei bambini da un lato, e dall’altro la sindrome neurologica di Guillain-Barré. Al momento, il Paese più colpito dal virus è proprio il Brasile (il numero di casi di Zika stimati dalle prime evidenze di focolai va da 497.593 a 1 milione e 482.701), seguito dalla Colombia.