Nuoto

Rio 2016, nuoto: super Paltrinieri in finale senza Sun Yang. C’è Detti

Gregorio Paltrinieri - Foto Antonio Fraioli

La sfida che da un anno teneva banco ovunque, tranne che in acqua, non ci sarà, ma stavolta nessuna fuga, nessuna scusa. Sun Yang fuori dalla finale, Gregorio Paltrinieri verso il dominio dei 1.500. Miglior crono di accesso all’ultimo atto, 14’44″51, gli sta dietro solo lo statunitense Connor Jaeger a un secondo e due decimi. Ma chi ha visto nuotare Greg ha notato la nuotata tranquilla e senza forzature delle ultime vasche, con la gambata sospesa: un ritmo buonissimo dopo essersi sciolto e aver preso finalmente contatto con l’acqua di Rio. “Sono tranquillo e molto contento, ha confidato al termine ai microfoni Rai- Ho aspettato questo momento da quando ero piccolo e ora voglio dare il massimo“.

La grande incognita cinese diventa quindi un flop. In vasca il campione olimpico (ancora per 24 ore) non si vedeva sulla distanza più lunga da un anno e quello che in molti hanno predetto si è verificato: la condizione non c’è. Ancora una volta Greg si trova in finale senza il rivale inseguito negli ultimi anni, ma stavolta il margine per analizzare la situazione c’è tutto, a differenza del mondiale di Kazan, quando la fuga di Sun Yang si materializzò solo in camera di chiamata. Anzi, Greg già ci scherza sopra: “Magari farà il tifo per me”. Ma nei 1.500 c’e’ margine per sognare pure con Gabriele Detti, ottimo quinto crono con 14’48″68.

Logico immaginare che sarà guerra vera dalla prima all’ultima vasca con l’altro statunitense Wilimovsky, e soprattutto l’australiano Horton. Federica Pellegrini l’aveva detto: non si molla niente. E allora grande ingresso in finale per la 4×100 mista femminile composta da Zofkova, Castiglioni, Bianchi e dalla Divina, che stampa il record italiano a 3’59″09 e centra l’ingresso in finale con il settimo tempo. Non ripete l’impresa la mista maschile che ha visto in acqua Sabbioni, Toniato, Codia e Dotto: tocco al 3’34″85 e undicesimo posto.

Non passano il turno neanche le due azzurre impegnate nei 50 stile. Prima delle escluse Silvia Di Pietro, che per 7 centesimi (24″89) non accede alle semifinali pur migliorando lievemente il tempo nuotato quest’anno. Fuori anche Erika Ferraioli con 25″40, tempo quasi due decimi sopra il suo miglior crono stagionale. Le candidate al podio della gara più veloce si sono un po’ nascoste, soprattutto l’australiana Cate Campbell, l’unica quest’anno a scendere sotto i 24″. Insieme a lei faranno a sportellate la sorellina Bronte, la danese Blume, la britannica Halsall e la bielorussa Herasimenia, ma ci sono anche Sjostrom e Kromowidjojo. Per il capitolo ‘belle storie di sport’, nota di merito a Inge Dekker, l’olandese approdata a Rio dopo aver sconfitto un cancro nell’ultimo anno, e a Therese Alshammar, la supermamma svedese che alla soglia dei 39 anni dice ancora la sua.

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