Michael Phelps non si ferma più: dopo la vittoria nella staffetta 4×100 stile libero, lo statunitense si aggiudica anche l’oro in una gara individuale e nell’altra staffetta, la 4×200 stile libero. Il primato nei 200 metri farfalla e nella gara a squadra gli permette di agguantare la ventunesima medaglia d’oro, emozione non da poco. Nell’individuale col suo tempo 1.53.36, ha staccato di pochissimo – solo quattro decimi – il giapponese Masato Sakai e l’ungherese Tamas Kenderesi (1.53.62). Nella staffetta insieme a Conor Dwyer, Francis Haas e Ryan Lochte con il crono 7.00.66, gli USA sono finiti davanti alla Gran Bretagna e al Giappone. Durante la premiazione Phelps si lascia andare alla commozione e alla gioia, poi, sceso dal podio, abbraccia e bacia suo figlio ancora neonato, mostrando il suo lato umano. L’americano è una vera leggenda, in vasca non ha rivali ed ha una velocità sovrumana, ma fuori dall’acqua è un tenero papà.
Nei 100 metri stile libero Luca Dotto chiude settimo nella sua semifinale con il tempo 48.49 (13° nella classifica generale) e non è riuscito nell’impresa: in finale non ci sarà. Nella sua semifinale chiude col miglior tempo Adrian in 47.83 davanti a McEvoy e Dressel.
Alessia Polieri, dopo un buon tempo nelle batterie, fa davvero il massimo nella semifinale dei 200 metri farfalla ma è troppo pretenzioso chiederle di sbaragliare la concorrenza, vista la portata delle avversarie. Il suo ultimo posto, col sincro 2.09.35, non scalfisce una prestazione comunque buona, seppure non brillante. La cinese Zhou e l’australiana Groves primeggiano e si assicurano la finale. Luca Pizzini è l’ultimo azzurro in gara e neanche lui riesce a regalarci una finale: nei 200 metri rana il giapponese Watanabe con il tempo record 2.07.22 si piazza davanti a Prenot e Koseki. Pizzini chiude soltanto settimo con il crono 2.11.53. Nei 200 metri misti femminili l’ungherese Hosszu giunge prima con 2.06.50 e colleziona un altro oro (ha vinto la medaglia più pregiata anche nei 100 metri dorso e nei 400 metri misti), seconda sul podio O’Connor (2.06.88) e terza Maia Dirado (2.08.79).