La serenità in una mezza linguaccia all’arrivo. Pratica batterie archiviata per Federica Pellegrini, che accede alle semifinali dei 200 stile libero in programma nella notte italiana (ore 3.03). L’1’56″37 è un ottimo tempo, lo dice lei stessa ostentando tranquillità anche se si viaggia su tempi da paura: tanto per dire, il fulmine statunitense Ledecky chiude in 1’55″01 e Sjostrom, l’altra osservata speciale, in 1’56″11 (occhio però a non sottovalutare l’australiana McKeon, 1’55″80).
La Divina ha margini di miglioramento e si vedono. Nell’ultima vasca respirava ogni 4 bracciate e quasi non aveva il fiato corto di chi ha speso troppo. Insomma, segnali buoni verso la finale di domani. Niente da fare per Alice Mizzau: amarissimo 24esimo posto per la veneta, che chiude con 1’59″16 anche il capitolo individuale. Ora testa alla staffetta 4×200 per provare a riaddrizzare la prua.
Prima gara individuale, e che gara, per Michael Phelps. Dopo l’oro nella staffetta 4×100 stile, il Kid di Baltimora si ripresenta in vasca per i suoi 200 farfalla. Nelle batterie quinto tempo con 1’55″73, in testa l’ungherese Tamas Kenderesi (1’54″73) che precede l’oro mondiale ed europeo, nonché compagno di nazionale, Laszlo Cseh, ovviamente favorito (1’55″14) e in caccia del trionfo olimpico per la consacrazione definitiva. In semifinale diranno la loro anche Chad Le Clos (1’55″57), Irvine Grant (1’55″64) e Daiya Seto (1’55″79).
Non sarà in acqua per i 200 stile perché punta forte sui 200 misti. Katinka Hosszu se ne va nelle batterie buttando giù (intanto) il record olimpico con 2’07″45. Prova a starle dietro solo Siobahn-Marie O’Connor (2’08″44) mentre con le altre c’è un abisso. Vedremo se sapranno abbassare i tempi nelle semifinali. Erano in gara pure le due azzurre Luisa Trombetti e Sara Franceschi, ma finiscono lontanissime dalle migliori sedici: una 22esima con 2’14″66, la più giovane del gruppo italiano 28esima in 2’15″61.