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Gabriele Detti via nella pazza folla. Terzo tempo in batteria nei 400 stile (3’43″95) e speranza accesa per la finale, stanotte alle 3.30 italiane. Insieme al livornese allenato da Stefano Morini un plotone di avversari per una gara che più incerta non potrebbe essere: Dwyer, Horton, Jaeger, Guy e McKeon, tutti li’ a giocarsi l’oro e il podio. E in mezzo c’è pure Sun Yang. Il cinese, protagonista della fuga a Kazan nella finale dei 1.500 con Paltrinieri, si rivede in vasca e lascia col dubbio. Quanto vale la sua notata? Non bastasse questo ad agitare le acque, mettiamoci che sono rimasti fuori dalla finale l’argento di Londra 2012, il coerano Park, più il canadese Cochrane e il serbo Stjepanovic. Insomma, per Detti un battesimo di fuoco.
È un record italiano bellissimo quello della 4×100 stile femminile. Brave Ferraioli, Di Pietro, Pezzato e Pellegrini, a chiudere prime la loro batteria in 3’35″90 e a prendersi il quarto tempo di ingresso in finale. Difficile fare meglio, mentre l’Australia vola inseguita da Stati Uniti e Canada. Proviamo a sognare? Intanto arriva il primo record del mondo e ha la firma di Adam Peaty. Il britannico incide un 57.55 nelle batterie dei 100 rana e manda un caro saluto a tutti gli altri, da Koseki a Franca, fino all’opaco Van der Burgh. Fuori dalle semifinali Andrea Toniato (1’00″45), che ha preso le misure in attesa della staffetta mista. Rio è già finita, almeno a livello individuale, anche per Ilaria Bianchi: nuota i 100 farfalla in 58″48 e finisce sesta nella sua batteria. L’ingresso in semifinale era a 58″15, ma lei ha solo il 21esimo tempo nella classifica guidata da Sarah Sjostrom con 56.26. Delusione. Niente finale dei 400 misti per Luca Marin e Federico Turrini, i primi degli azzurri a debuttare nella vasca olimpica in questa prima giornata. Contro le aspettative, fa addirittura meglio il 30enne siciliano con 4’17″88, mentre Turrini tocca a 4’18″39. Lontanissimi dai migliori otto e dal 4’08″12 dello statunitense Kalisz, che un po’ a sorpresa si piazza davanti a Seto (+0.35) e Hagino (+1.88). Ma per l’oro i due giapponesi giapponesi daranno battaglia. Brutto lo stop del 29enne di Livorno, in calando dopo gli Assoluti di Riccione. Pizzico di amarezza per Marin: si era qualificato alla quarta Olimpiade dopo essere sparito dai radar, ma pretendere di più era oggettivamente troppo.
Nei 400 misti donne sarà caccia a Katinka Hosszu, che ha già prenotato l’oro in batteria con un grande 4’28″58 dopo aver nuotato praticamente fino all’ultimo metro sotto il record del mondo (4’28″43). Proveranno a inseguirla la spagnola Belmonte Garcia, la statunitense Dirado e la britannica Miley, mentre si è già chiamata fuori la cinese Shiwen, oro a Londra 2016 e detentrice del primato mondiale. Nella stessa gara salgono sui blocchetti anche le nostre Luisa Trombetti (26esima, 4’45″52) e Sara Franceschi (30esima 4’48″48), ma per loro la finale rimane solo un miraggio. Qui tanta esperienza per le azzurre.
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