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Bad day per i Bad Boys. Va bene, il bronzo mondiale di Kazan e l’argento europeo di Londra erano stati più un lampo che un faro acceso, ma almeno sull’ingresso in finale si potevano puntare dieci euro. Invece la staffetta veloce azzurra fa 3’14″22 e si piazza nona, appena fuori dai posti che contano. Dotto, Orsi, Santucci e Leonardi sono delusi ma i tempi della stagione (Dotto a parte) avevano chiarito tutto: serviva un mezzo miracolo. L’atto finale sara’ un affare tra Russia, Stati Uniti e Australia, con la Francia pronta ad approfittare di qualche distrazione.
Italiani sottotono, se c’e’ stato un guizzo nel pomeriggio acquatico di Rio e’ grazie al Ledecky show. La 19enne di Washington, veloce ieri in staffetta, stava per buttare giù il record del mondo che comunque le appartiene: 3’58″71, il vuoto tra lei e le avversarie (prima delle inseguitrici la britannica Jazz Carlin, a 4″12), e intanto il primato olimpico, L’impressione e’ che l’appuntamento col cronometro sia solo rimandato. Male le italiane, ma non ci si aspettava così tanto. Alice Mizzau, 22esimo posto a 4’14″20, ha provato a riaddrizzare una brutta stagione affidandosi al team Pellegrini, ma la decisione è arrivata troppo tardi. Ora testa ai 200 sl di domani e alla staffetta 4×200. Staffetta che può essere un punto di riscatto anche per Diletta Carli, sprofondata al 27esimo posto con 4’17″15. Anno sbagliato.
Brucia, e non solo a lui, il mancato passaggio di Simone Sabbioni. Il talento di Riccione si spiaggia al 28esimo posto dei 100 dorso con 54″91), un po’ debilitato da un virus intestinale, un po’ condizionato da una preparazione che (per sua stessa ammissione) non lo ha convinto fino in fondo. Lacrime agli occhi per Sabbioni, che dovra’ ricaricarsi per la staffetta mista. Per quanto riguarda le sorti della gara, intanto, tutti gli indizi portano a Camille Lacourt (52″96).
Arianna Castiglioni si’, Martina Carraro no. Passa alle semifinali dei 100 rana la lombarda di Busto Arsizio, che a Ferragosto compirà 19 anni. Per lei qualificazione all’ultima bracciata con il sedicesimo posto e il tempo di 1’07″32. Esce invece Carraro, che a questo punto si giochera’, partendo da sfavorita, il posto nella staffetta mista proprio con la collega. Per il resto, la gara dei veleni tra le rivali Efimova. E Meilutyte consegna temporaneamente il miglior crono alla statunitense King (1’05″78). La russa, riammessa dopo il caso Meldonium, le si incolla a un centesimo mentre la lituana oro a Londra 2012 e’ staccata di 5 decimi. Insomma, tra semifinali e finale, le due non se le manderanno a dire.
Prestazioni da dimenticare per gli azzurri nei 200 stile, ma consideriamolo un test di avvicinamento alla staffetta 4×200 di mercoledì. Marco Belotti tocca in 1’48″71, ma il 27enne di Brescia e’ appena uscito da un ciclo di antibiotici per un’influenza che lo ha colpito martedì scorso. Si ferma alle batterie, ma con 1’47″46, anche Andrea Mitchell D’Arrigo. Si rivede in acqua Sun Yang insieme a buona parte della pattuglia che ha nuotato ieri i 400 stile: il miglior crono per le semifinali e’ proprio del cinese, (1’45″75) tallonato a 3 centesimi dal campione del mondo di Roma 2009, Paul Biedermann, e a 14 dal sudafricano Chad Le Clos. Fuori dai giochi Yannick Agnel.
Nelle batterie dei 100 dorso femminili miglior tempo di accesso alle semifinali per la statunitense Kathleen Baker, che nuota sotto i 59″ fermando il cronometro a 58″84. Staccata di 15 centesimi l’australiana Seebohm, ma tra le prime 5 troviamo anche la Lady di ferro Katinka Hosszu (59″13).