Zika comincia a far paura sul serio. L’olimpionica della tavola a vela, Marina Alabau, è rimasta contagiata dal virus. Lo ha dichiarato la diretta interessata che ha gareggiato in Brasile a dicembre in occasione delle regate della ‘Coppa del Brasile’, una sorta di prova generale dei giochi. Ma il Cio ribadisce che l’Olimpiade si farà. Sono poche le rassicurazioni e oggi è arrivata la notizia del contagio, una notizia nata dalle dichiarazioni dell’atleta.
Alabau, oro a Londra 2012, ha reso noto: “Ho avuto tutti i sintomi del virus e mi sono venute macchie rosse in tutto il corpo. Poi dolori articolari. I medici mi hanno detto che ho preso la Zika, anche se in quel momento non se ne parlava così tanto. Ora vorrei capire se sono immunizzata“. Nonostante tutto, la spagnola vuole difendere il proprio titolo: “non porterei mia figlia a Rio per i Giochi – ha precisato la Alabau – però se qualche atleta decide di non partecipare mi sembra un’esagerazione“. Ma i dubbi se andare o meno, come quelli del portiere degli Usa donne Hope Solo, rimangono mentre dal Brasile e in casa Cio si torna a dire che non ci sono pericoli. “Finora nessun paese ha manifestato l’intenzione di rinunciare ai Giochi di Rio. Ma questo non significa che abbasseremo la guardia, stiamo affrontando molto seriamente la questione della Zika“, ha fatto sapere il presidente del Cio Thomas Bach, parlando a Lillehammer prima dell’apertura dell’Olimpiade invernale giovanile. “Pensiamo che per atleti e spettatori presenti a Rio ci saranno tutte le condizioni di sicurezza – ha aggiunto – e da parte dell’Oms non ci sono stati divieti“.
Il capo della commissione medica, Richard Budgett, ha inoltre detto che “assolutamente, non c’è alcuna possibilità che la sede dell’Olimpiade 2016 venga spostata a causa del virus Zika. Nessuno da parte dell’Oms o delle autorità locali ce lo ha chiesto“. Concetto rafforzato dalle parole del Ministro dello sport brasiliano, George Hilton: “le Olimpiadi di Rio de Janeiro sono definitivamente garantite e saranno un grande evento“. Rassicurazioni anche da parte del sindaco della ‘Città Meravigliosa’, Eduardo Paes: “nel periodo in cui sarà l’Olimpiade la zanzara dello Zika non starà nel suo ambiente e non starà procreando. Non voglio minimizzare il problema, ma non esageriamo facendone un ‘caso olimpico’. A Rio in passato ci sono stati molti più casi di dengue che di Zika, ma la situazione è decisamente migliorata”. Ma “qualche dubbio a forza di sentirne parlare rimane“, come dice il ct del tiro a volo azzurro Mirko Cenci, da Dubai dove i suoi si alleneranno da domani e per sei giorni assieme allo Sceicco Juma Al Maktoum, della famiglia reale, anche lui in preparazione per le gare dei Giochi. Il Coni ha già avviato, in collaborazione con l’Istituto Spallanzani, il piano di prevenzione, certo di vincere anche questa sfida.