Rio 2016

Rio 2016, la crisi ancora protagonista. Tagli per 200 milioni di euro

Il centro di Rio de Janeiro - Foto Rodrigo Soldon CC BY 2.0

La crisi economica non conosce fine, special modo in Brasile. Gli organizzatori hanno infatti comunicato al Comitato olimpico internazionale di aver tagliato di 900 milioni di reais (circa 200 milioni di euro) il preventivo di spesa per l’organizzazione dei Giochi, in programma quest’estate, a seguito della forte crisi economica che sta colpendo il Paese sudamericano. I dettagli saranno descritti oggi a Losanna dal Cio. Gli organizzatori brasiliani hanno sostanzialmente ridotto del 12% le spese previste per l’organizzazione dei Giochi di Rio, che ammontano complessivamente a 7,4 miliardi di reais (circa 1,6 miliardi di euro), senza considerare le infrastrutture cittadine. Secondo le anticipazioni del sito Estadao, i tagli incideranno soprattutto sulle installazioni sportive e sulle costruzioni temporanee, mentre alcune opere saranno ridimensionate. La metro leggera, ad esempio, operera’ esclusivamente da Ipanema a Barra, sede dei Giochi, senza fermarsi alle altre stazioni. Cancellata definitivamente anche la tribuna galleggiante nella laguna Rodrigo de Freitas per assistere alle gare di canottaggio. Le tribune conterranno appena 6 mila spettatori, contro i 14 mila previsti. Alle Olimpiadi di Londra i posti disponibili erano circa 25 mila.

Il tutto si somma ai problemi di corruzione emersi ieri sui sospetti su metodi assegnazione sulle due prossime edizioni dei Giochi Olimpici, ovvero Rio 2016 e Tokyo 2020. La polizia e la magistratura francese stanno indagando su presunti episodi di corruzione dietro queste ultime due assegnazioni. Il fascicolo d’inchiesta sarebbe nato come uno sviluppo separato dell’indagine che già investe la Federazione internazionale di atletica leggera e che ha portato a mandato d’arresto contro vari dirigenti incluso l’ex presidente dell’atletica mondiale Lamine Diack.

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