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Dopo due giri con una classifica molto corta, il terzo round del torneo individuale maschile di golf dei Giochi di Rio 2016 vede due dei favoriti della vigilia provare la fuga. Il britannico Justin Rose è salito al comando con un giro in 65 colpi, caratterizzato soprattutto da ben due eagle nelle prime cinque buche. Il britannico si trova così adesso a -12 ed è tallonato dallo svedese Henrik Stenson, oggi autore di un 68 e con uno score totale di -11. Lo scandinavo proverà così a coronare con l’oro olimpico un’estate da sogno che lo ha visto anche trionfare per la prima volta in un major con il trionfo all’Open Championship. La terza posizione è ricoperta dall’australiano Marcus Fraser, leader dei primi due giri che come prevedibile ha iniziato a mostrare qualche difficoltà . Per lui giro in 73 colpi che lo fa scendere a -9, sempre comunque in posizione da medaglia e soprattutto con un importante tesoretto di tre colpi da difendere nei confronti dei quarti classificati a -6, che sono lo statunitense Bubba Watson (ancora in rimonta con un 67 dopo il brutto primo giro), l’argentino Emiliano Grillo e l’altro svedese David Lingmerth.
Buon torneo tra gli altri anche per l’irlandese Padraig Harrington, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e lo statunitense Matt Kuchar, tutti e tre settimi a -5. Miglior score di giornata e grande rimonta, anche se probabilmente tardiva in ottica medaglie, per Rickie Fowler, vera delusione della prima metà di gara. Con un avvio straordinario nel terzo giro, Fowler ha chiuso con un 64 che gli ha permesso di recuperare 36 posizioni ed issarsi al 14° posto con -3. Il bronzo dista sei colpi e sembra irraggiungibile, certo è che il 27enne californiano andrà all’attacco per cercare l’impresa. Dicono di fatto addio ad ogni sogno di medaglia, a meno di clamorosi ribaltoni nella giornata finale, anche il britannico Danny Willett, 14° con Fowler, lo spagnolo Sergio Garcia, 22° a -2, oltre al tedesco Martin Kaymer, 33° e pari al par.
Purtroppo anche i due azzurri in gara rinunciano ad ogni sogno di gloria in terra brasiliana. Giro senza infamia e senza lode in 71 (par del percorso) sia per Matteo Manassero che per Nino Bertasio. Per il veronese due birdie iniziali ed altri due finali, inframezzati però da una terribile serie di quattro bogey consecutivi dalla 11 alla 14 che ha affossato ogni speranza di rimonta. Il 23enne si trova adesso in 33esima posizione con lo score di pari al par. Brutto finale con bogey alla 17 e alla 18 per Nino Bertasio, che guadagna cinque posizioni ed occupa dopo 54 buche la 39esima posizione. Entrambi gli azzurri cercheranno di chiudere nel migliore dei modi questa esperienza olimpica comunque indimenticabile.
Al termine della giornata di domani conosceremo i nomi dei primi golfisti medagliati nella storia dei Giochi moderni, con eventuali buche di playoff in caso di pari merito per le prime tre posizioni.