Rio 2016

Rio 2016, Giovanni Malagò: “Possiamo qualificare più atleti che a Londra”

Giovanni Malagò - Foto Nizegorodcew/Sportface

Giovanni Malagò è fiducioso in vista di Rio 2016. “Ci sono prospettive per qualificare più atleti che a Londra”, ha dichiarato il presidente del Coni. Attualmente sono 171 gli atleti già sicuri del pass per la prossima Olimpiade: nello stesso periodo di quattro anni fa l’Italia contava 167 qualificati per Londra e in proiezione la soglia dei 281 azzurri impegnati nell’Olimpiade inglese potrebbe essere superata.

A far la differenza, ovviamente, saranno i diversi tornei preolimpici che vedranno impegnati la pallanuoto maschile da domenica a Trieste, il volley femminile a maggio a Tokyo e il basket maschile a luglio a Torino. “È chiaro che la differenza la faranno le squadre ancora impegnate nelle qualificazioni – ha aggiunto Malagò parlando a margine della premiazione delle benemerenze del Comitato Olimpico della Lombardia – Penso alla pallavolo femminile, alla pallanuoto e alla pallacanestro maschile. Le aspettative sono riuscire a fare quello che si è fatto a Londra, tenendo presente che nel programma olimpico non ci sono gare come il fioretto femminile a squadre e la sciabola maschile, quindi almeno quelle medaglie non si possono rivincere“.

A proposito di medaglie, Malagò ha confermato che “a Rio ci saranno delle discipline in cui a Londra si è fatto meno bene e in cui speriamo di ottenere qualche cosa in più. Ad esempio dal ciclismo per quello che ha fatto recentemente, penso onestamente che nel tennis qualcosa debba uscire, e la stessa atletica ha prospettive diverse. Poi ci sono tremila variabili che possono incidere sui risultati finali. Nessuno si porta la medaglia da casa ma non vale solo per gli italiani“.

Occorrerà invece attendere il 23 aprile per sciogliere i dubbi sul portabandiera italiano. La favorita resta Federica Pellegrini ma il numero uno dello sport italiano predica calma: “Avevamo detto di aspettare la Giunta di aprile per correttezza e rispetto, abbiate ancora pazienza”. 

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