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“Sono orgoglioso di essere il presidente del Coni e di essere italiano“. È un Giovanni Malagò estremamente soddisfatto quello che traccia il bilancio finale azzurro al termine dell’Olimpiade di Rio de Janeiro: “Abbiamo fatto una bella figura, sono contento. Potevamo anche guadagnare qualche altra medaglia, e ci abbiamo creduto. Tutti preoccupati, 25 medaglie sarebbe stato un gran risultato tenendo conto che si erano perse medaglie potenziali nella scherma. Poi non ci siamo fatti mancare niente: la vicenda Nibali, Mangiacapre, tutti e due costretti a rientrare. Ma siamo sempre lì nei primi dieci“.
A questo punto, il numero uno dello sport italiano snocciola nel dettaglio i dati statistici dei 69 medagliati azzurri (I NUMERI COMPLETI) ringraziando ogni singola disciplina che ha permesso all’Italia di salire sul podio. Quanto all’atletica che torna con zero medaglie, Malagò ha detto “non cerchiamo alibi, ci aspettavamo di più. Ci siamo anche andati vicini, penso alla Palmisano, quarta nella marcia, alla finale dell’alto con la Trost che era decisamente alla portata, viste le misure. Poi ho sperato che non squalificassero Schwazer, e abbiamo perso Tamberi, il Paltrinieri dell’atletica“