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DALL’INVIATO A RIO DE JANEIRO
Felice, soddisfatto ma non appagato. Da vero capitano, all’OIimpiade di Rio de Janeiro Emanuele Birarelli ha stretto i denti, superato un problema alla caviglia nella prima parte del torneo e poi aiutato l’Italia del volley nel cammino verso la finale, contribuendo in modo decisivo in vari momenti della semifinale contro gli Stati Uniti, tra l’altro con due ace nel finale del primo, decisivo set. “La finale olimpica è un risultato enorme – ha sottolineato il centrale azzurro il giorno dopo l’impresa e alla vigilia della sfida per l’oro contro i padroni di casa del Brasile – È un grandissimo traguardo ma non quello finale, perché c’è ancora una partita e noi vogliamo dare tutto ciò che abbiamo, come fatto finora. Da casa ci stanno seguendo tante persone, dopo le gare troviamo tanti messaggi sul cellulare, un’altra spinta in più per fare l’impresa”.
Di fronte ci sarà il Brasile spinto dal pubblico del Maracanazinho, nella rivincita della sfida del girone portata a casa dall’Italia per 3-1. “Nelle nostre teste quel risultato conta poco – ha osservato Birarelli – sappiamo che domani sarà una partita diversa, una finale. Secondo me loro ci temono ed è giusto, la sfida del girone potrebbe aver tolto al Brasile qualche sicurezza. Ma ora la storia è cambiata: dopo un avvio faticoso nel torneo, loro hanno sistemato qualcosa nel gioco. Hanno tanti campioni e un grande carattere quando vestono la maglia della nazionale: dopo essersi salvati nella partita con la Francia ora stanno giocando bene e anche la semifinale con la Russia è stata a senso unico”.
Di certo l’Italia non arriva al match per l’oro da favorita, anche se il cammino a Rio è stato perfetto con la sola, ininfluente sconfitta subita dal Canada nell’ultima gara del girone: “Noi arriviamo qui da outsider – ha ammesso il capitano dell’Italvolley – rispettiamo sempre ogni avversario ma non abbiamo paura di nessuno. Per vincere l’Olimpiade bisogna passare per il Brasile, lo sapevamo: lo accettiamo e utilizzeremo le nostre armi, i nostri punti di forza. Possiamo far punto in qualsiasi modo a cominciare dalla battuta: dobbiamo costringerli a tenere la palla staccata da rete in ricezione, lo abbiamo fatto nella scorsa partita e così siamo riusciti a lavorare bene a muro e in difesa”.
Questa la ricetta di Birarelli, pronto per l’ultima fatica. “Questa finale ce la siamo conquistata, ora vogliamo portare a termine il discorso. Loro hanno il vantaggio del fattore campo e sono una squadra molto emotiva: il nervosismo sarà importante, noi vogliamo fare l’impresa“.
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