L’acqua verde. Continua a tenere banco all‘Olimpiade di Rio de Janeiro la questione sull’acqua, Dopo la prima piscina, quella dei tuffi, anche l’acqua di quella accanto dove si disputano le partite di pallanuoto è diventata verde rispetto all’iniziale e normale celeste di questi impianti. La ragione, riferisce il New York Times, sembrerebbe la stessa: “il repentino calo dell’alcalinità (il ph non e’ sufficientemente acido) dell’acqua causato dalle troppe persone che usano entrambe le piscine al ‘Maria Lenk Aquatic Center’. Lo ha spiegato Mario Andrada, portavoce di Rio 2016, garantendo che prestissimo il problema sarà risolto sorvolando comunque sull’insufficienza dei filtri e dei controlli che hanno causato il problema. Problema comunque, ha sottolineato, solo estetico ma privo di rischi per la salute degli sportivi. Saranno quindi non solo i campioni di tuffi, come l’italiana Tania Cagnotto, che per prima si è lamentata del colore dell’acqua evidenziando lo “schifo” per immergersi in quello che sembrava un lago e non una piscina, ma anche i colleghi pallanuotisti e per il nuoto sincronizzato.
Rio 2016, dopo la piscina dei tuffi anche quella della pallanuoto diventa verde
Tania Cagnotto e Francesca Dallapè - Rio 2016 - Foto Ferraro/Gmt