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Vincenzo Nibali è stato dimesso in giornata dalll’istituto ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, dov’è stato operato ieri dal dottor Flavio Terragnoli per la frattura scomposta pluriframmentata della clavicola sinistra. Il pensiero del siciliano resta fisso su quella maledetta caduta nella discesa finale della prova in linea di Rio 2016, a un passo dalla medaglia.
Il fatto che sia già tornato a casa è una buonissima notizia, indice che non ci sono state complicazioni per il messinese. Dopo un periodo di riposo, lo “Squalo” tornerà a Brescia per una visita di controllo prima della fine del mese, probabilmente il 25 agosto. Solo a quel punto potremo conoscere i tempi di recupero dell’atleta azzurro. Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, l’azzurro ha raccontato la caduta. “Fa parte del gioco. Non c’entra la fortuna o la sfortuna, l’ho sempre detto. Mi stavo giocando tutto, per quello ho spinto. Stavo veramente bene, ho provato a vincere. Se scendevo piano, non cadevo e mi riprendevano. Stavo allungando. Non volevo il secondo o il terzo posto: io ero lì per l’oro. Volevo arrivare al traguardo da solo, non in volata“, ha puntualizzato Nibali.