Canottaggio

Rio 2016, canottaggio azzurri 4 senza: “Volevamo medaglia ad ogni costo”

Il 4 senza Marco Di Costanzo, Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino - Foto Perna

“Siamo partiti col pensiero fisso che volevamo questa medaglia. Ce la siamo presa: era nostra a ogni costo. Il Sudafrica ce la voleva rubare ma l’abbiamo rubata noi a loro”. Con queste parole, ancor prima di salire sul podio ai microfoni di RaiSport, gli azzurri del 4 senza, freschi di medaglia di bronzo ai Giochi di Rio 2016, hanno iniziato l’intervista. Sono al settimo cielo Matteo Castaldo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino, tre dei quattro ragazzi dell’equipaggio italiano. Incontenibile invece Domenico Montrone: “Ringraziamo tutti: spero che mia moglie non abbia partorito in questi momenti. Una gara bellissima”.

“E’ un’emozione salire su questa barca, i ragazzi mi hanno sempre accolto benissimo. Ho sentito la pressione in batteria. Una scommessa vinta. Ci credevo tantissimo” ha aggiunto Montrone. “I continui rinvii hanno messo a dura prova i nostri nervi. E’ un’Olimpiade, non una gara regionale. Noi settore di punta abbiamo fatto un grande lavoro, perché ad oggi abbiamo vinto due medaglie. L’abbiamo presa al 4 senza oggi e al 2 senza ieri, perchéMarco Di Costanzo ha fatto fare un grande salto al 2 senza. Montrone ha fatto lo stesso. La gara olimpica non era il mondiale” ha aggiunto Castaldo. “Siamo partiti bene, ma il Sudafrica non ha avuto lo stesso cuore nostro. Diamo il meglio negli ultimi 250 metri. Non c’e’ mai stata una crisi, siamo stati sempre lucidi, ci spronavamo a vicenda perché sapevamo di essere più veloci. E’ un anno che arriviamo agli ultimi 250 e ne abbiamo. Questo ci ha sempre contraddistinto. Siamo del sud, una banda di terroni con il sangue agli occhi!” ha commentato Vicino.

Sportface/Italpress

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