Nicola Ripamonti e Giulio Dressino si aggiudicano meritatamente un posto nella finale del kayak di coppia sulla distanza dei 1000 metri. E pensare che inizialmente i due lombardi non dovevano neppure esserci nelle acque del Lagoa Stadium. A Rio 2016 dovevano esserci il duo bielorusso e quello rumeno, entrambi poi estromessi per doping, consentendo il ripescaggio del nostro equipaggio. Nella prima batteria gli azzurri hanno chiuso in quinta posizione, ottenendo un non trascendentale 3:30.429, risparmiando le energie in vista della difficile semifinale. Nella prima semifinale, l’equipaggio italiano ha sfoderato una prestazione esaltante, con frequenza di pagaiata tambureggiante, anche di 120 colpi al minuto, terminando dietro solo agli australiani Wallace-Tame e ottenendo il secondo crono migliore in assoluto con 3:17.942, quasi 17 secondi in meno rispetto alla prestazione ottenuta nella batteria. Nelle interviste post gara, gli azzurri sono apparsi raggianti e quasi stupiti dalla loro stessa prestazione e si sono dichiarati a questo punto vogliosi di provare l’assalto alla zona medaglie. La finale andrà in scena nella giornata di domani alle ore 14.
Non è andata altrettanto bene l’altra coppia azzurra di kayak che gareggiava sulla breve distanza, ovvero i 200 metri. Alberto Ricchetti e Mauro Crenna, che gareggiavano più che altro in preparazione del K4 1000 metri che andrà in scena nella giornata di venerdì, non sono riusciti a centrare la finale. Sono giunti ultimi ma comunque qualificati nella batteria, quinti e penultimi nella loro semifinale, a circa due secondi dal terzo posto, l’ultimo utile per la qualificazione. Nella giornata di domani, gareggeranno comunque nella finale B, di consolazione, in programma alle 14.40.
Amaro in bocca anche per il 21enne Carlo Tacchini che, dopo aver centrato la prima storica finale olimpica nei 1000 metri della canadese individuale, non è riuscito a bissare l’impresa anche sulla breve distanza dei 200 metri. Il verbanese predilige le distanze più lunghe, però aveva ottenuto uno splendido terzo posto nella batteria di qualificazione ed era apparso molto felice e sorridente. Purtroppo, nella semifinale, dopo una discreta partenza, si è leggermente piantato sui 50-60 metri perdendo tempo preziosissimo su una distanza così rapida che non lo ha perdonato. Tacchini, apparso molto deluso e provato nelle interviste dopo la sua seconda prova, si è comunque qualificato per la finale B di domani alle 14.15.