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Nel mercoledì olimpico si accendono i riflettori sul calcio maschile con le semifinali che hanno visto il Brasile esultare di fronte ai 70.000 del Maracanà nella facile partita contro l’Honduras vinta per 6-0. Un risultato che catapulta i verdeoro in finale verso la storica medaglia d’oro. Ecco il tabellino, i voti ed il completo racconto della gara.
BRASILE – HONDURAS 6-0
Marcatori: 1° e 90° Neymar, 26° e 35° Gabriel Jesus, 51° Marquinhos, 79° Luan
Ammoniti: 21° Acosta, 23° Vargas, 36° Caio, 59° Paz, 62° Palacios, 73° Espinal
Arbitro: Ovidiu Hategan
Formazione BRASILE U23: (4-2-3-1) Weverton 6; Zeca 6, Caio 6 (dal 57° Garcia 6), Marquinhos 7, Santos 6; Walace 7, Augusto 6,5 (dal 76° Rafinha s.v.); Gabriel Barbosa 6, Luan 7, Gabriel Jesus 8,5 (dal 68° Felipe Anderson 6,5); Neymar 9
Allenatore: Rogerio Micale
Formazione HONDURAS U23: (5-4-1) Lopez 6; Pereira 5, Paz 6, Palacios 4, Vargas 4,5 (dal 46° Salas 6), Garcia 5,5; Elis 5, Espinal 5,5, Acosta 4,5 (dal 72° Banegas 6), Quioto 5; Lonzano 4 (dal 46° Benavidez 5)
Allenatore: Jorge Luis Pinto
Neanche il tempo di sedersi sul divano dopo aver sorseggiato un bicchiere di birra che il difensore honduregno Palacios commette una grossa ingenuità, in disimpegno, calciando il pallone addosso a Neymar che con il rimpallo sul ginocchio si ritrova solo davanti a Lopez ed allungando la gamba scavalca il portiere insaccando la rete dell’1-0 dopo soli 15 secondi. Un’esultanza un po’ amara per il pubblico brasiliano perché Neymar cade male, si rialza, ma dopo pochissimi secondi fatica a respirare per il colpo subito al costato. Il capitano esce in barella ed il gioco riprende 3 minuti più tardi, un silenzio che comunque viene interrotto pochi istanti dopo quando lo staff medico autorizza ad “O’Ney” a tornare sul campo. L’Honduras fatica ad entrare in partita ed all’ottavo minuto regala un’altra occasionissima in area di rigore, questa volta a Luan, con l’attaccante che tenta lo scavetto su Lopez, nulla di fatto. Al 26esimo Luan pesca Gabriel Jesus che segna il gol del 2-0, sul filo del fuorigioco, bucando Lopez con l’esterno del piede destro dal limite dell’area di rigore. Nove minuti più tardi Neymar continua la sua straordinaria partita da tuttofare e lancia con un pallone rasoterra nuovamente Gabriel Jesus che sulla fascia di sinistra non ha rivali sul piano della velocità e dell’intuito, brucia il difensore e mette dentro la palla del 3-0. Termina così la prima frazione sul 3-0 con il totale dominio dei padroni di casa trascinati da un fantastico capitan Neymar nelle vesti di “tuttofare”, regista, attaccante e giocoliere. L’accademia e l’atteggiamento di superiorità dei verdeoro porta a tanti falli da parte della formazione honduregna che spesso s’indispettisce di fronte ai tunnel ed alle giocate di Neymar, Gabriel Jesus e Luan.
Il secondo tempo parte sulla falsa riga del primo con Gabigol che reclama un rigore dopo esser stato atterrato a terra e Luan, in maniera egoistica, calcia addosso al portiere ignorando Gabriel Jesus. Il 4-0 arriva su calcio d’angolo, Marquinhos stoppa il pallone e calcia abbastanza facilmente dentro la porta del povero Lopez. Con i minuti che passano, il match cala d’interesse per il notevole distacco numerico delle reti ma i giocatori honduregni continuano ad andarci duro sulle gambe dei brasiliani collezionando altre ammonizioni. Neymar scalda il pubblico del Maracanà con due punizioni (la prima parata e la seconda di poco sull’esterno della rete) ma il 5-0 è firmato da Luan che dopo aver cestinato diverse occasioni segna con il tap-in a porta sguarnita su assist del laziale Felipe Anderson. L’Honduras, dopo 80 minuti di nulla, crea una doppia occasione con Banegas dalla distanza e Elis sul dischetto del rigore che fanno entrare in partita, per la prima volta, il portiere brasiliano Weverton, conclusioni entrambe respinte. Al 90esimo, per chiudere in bellezza il match, il Brasile realizza il 6-0 conquistando un rigore su fallo da dietro ai danni di Luan. Neymar si presenta sul dischetto e spiazza Lopez mettendo il pallone alla sua destra.
Stravincono i padroni di casa che ora dovranno solamente attendere l’altra semifinale fra Germania e Nigeria per conquistare quel “maledetto” oro olimpico. Un match aperto e chiuso nel segno di Neymar, mai così leader, il Maracanà può continuare a sognare.