C’è grande attesa per l’inizio dell’Olimpiade di Rio 2016 e anche per la cerimonia inaugurale, che sarà affidata a Steve Boyd. Il coreografo americano è pronto a stupire il mondo con effetti speciali degni di nota. Per lui sarà la tredicesima partecipazione olimpica, a cominciare dai Giochi del ’92 a Barcellona.
Arrivato a Rio de Janeiro nel settembre dello scorso anno, Boyd coordina 550 figuranti (ma in totale saranno quasi 6 mila allo stadio Maracanà) che lo aiuteranno nel realizzare la sua parte dello show dedicata alla sfilata di 12.000 persone tra atleti e membri della delegazione. Attesa anche per le performance canore di Anitta, Caetano Veloso e Gilberto Gil e per uno spettacolo in salsa carnevalesca.
Anche a Londra 2012 Boyd era il capo della coreografia di massa per le cerimonie di apertura e chiusura sia dei Giochi Olimpici sia di quelli Paralimpici. “E ‘stato incredibilmente faticoso – ha detto – Mi ci sono voluti cinque mesi per tornare alla normalità. Nel corso di un anno e mezzo, si lavora l’equivalente, in ore, di tre anni. Alla fine ero morto“. Oltre ad essere responsabile per la sfilata degli atleti in cui, promette, “ci sarà qualche sorpresa“, Boyd sta aiutando l’organizzazione con l’esecuzione delle coreografie nello spettacolo a firma dei direttori creativi brasiliano Fernando Meirelles, Daniela Thomas, Andrucha Waddington e Deborah Colker: “Quello che faccio è basato sull’ energia umana – ha aggiunto – I volontari possono e devono rubare la scena: in fondo è quello che tutti ricordano sempre alla fine . Loro sono molto gentili e rilassati: tra i volontari incoraggio sempre dei flirt, perché creano un clima speciale. Anche se ho notato che i brasiliani non sono bravi a flirtare come avrei immaginato. Con gli inglesi, 4 anni fa, fu un’esperienza inebriante per i ragazzi, si trovarono benissimo“, ha concluso.