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Con la settima giornata in programma a Rio per l’atletica leggera si sono assegnate sei medaglie d’oro. Di tutte la più attesa erano sicuramente i 200 metri, che come previsto hanno ulteriormente testimoniato il dominio di Usain Bolt nella velocità. Il giamaicano ha preceduto il canadese Andre De Grasse con un crono per lui normale di 19”78. Tra gli altri successi di giornata si segnalano il successo statunitensi di Ashton Eaton nel decathlon, di Dalilah Muhammad nei 400 ostacoli donne e di Ryan Cruise nel lancio del peso, con tanto di record olimpico per quest’ultimo.
L’ottavo oro olimpico nella carriera del velocista giamaicano è stato un successo meno ampio del previsto. Dopo la solita curva non eccezionale Bolt è riuscito sì a prevalere sulla concorrenza ma non staccandola come nelle sue migliori giornate. Come già appariva dai turni di qualificazione, il più vicino a lui è stato Andre De Grasse, che comunque ha addirittura peggiorato il tempo fatto segnare nella goliardica semifinale con lo stesso Bolt: 20”01 per il canadese, medaglia d’argento, che ha preceduto il redivivo transalpino Lemaitre (20”12), che dopo qualche difficoltà nelle ultime stagioni si è presentato a Rio in ottime condizioni di forma.
Emozioni sono arrivate dal decathlon, dove Ashton Eaton è riuscito sul filo di lana ad avere la meglio sul francese Kevin Mayer. Per Eaton a fare la differenza sono state le sue ottime prestazioni nel lungo (7,94) e come prevedibile sui 400 metri (46.07). Bronzo per il canadese Damian Warner.
E’ stata anche la serata dei lanci, con un altro successo Made in U.S.A. di Ryan Cruise che nel getto del peso con la straordinaria misura di 22,52 ha battuto il record olimpico precedendo il connazionale Joe Kovacs (21”78) e il neozelandese Walsh (21”36), mentre nel giavellotto donne il successo è andato alla croata Kolak (66,18) davanti alla sudafricana Viljoen (64,92) ed alla ceca Spotakova (64,80).
La serata allo Stadio Olimpico di Rio ha anche visto l’assegnazione del titolo nei 400 ostacoli donne, che hanno visto la netta affermazione di Dalilah Muhammad, altro successo americano di giornata, con il gran tempo di 53”13 davanti alla danese Sara Slott Petersen (53”55), anche lei attesa su questi livelli, e all’altra statunitense Ashley Spencer (53”72).
La mattinata era vissuta soprattutto sulla finale degli ostacoli bassi anche per gli uomini, specialità un po’ al ribasso negli ultimi tempi, che ha comunque rivisto un atleta far breccia sotto i 48 secondi. Nella fattispecie il successo è arriso allo statunitense Kerron Clement, che col tempo di 47”73 ha preceduto sul podio olimpico nell’ordine il keniano Tumuti e il turco Copello, anch’essi come il quarto classificato Barr (IRL) al di sotto del fatidico muro dei 48”. Buone notizie finalmente per la sparuta compagine italica, che grazie alle giovani friulane Alessia Trost e Desirèe Rossit ha firmato una doppietta per la finale dell’alto di domenica. Entrambe le azzurre sono riuscite a superare, assieme a 15 loro avversarie, la misura di 1,94 stabilita per superare il turno di qualificazione.