Non ce l’ha fatta Yusneysi Santiusti Caballero. L’azzurra nativa di Cuba, impegnata nelle semifinali degli 800 metri piani, non è andata oltre il settimo posto nella sua serie, correndo in 2:00.80. Un tempo discreto per la campionessa italiana di specialità, ma non sufficiente per strappare il pass per la finale, a cui accedevano le prime due di ogni serie più i due migliori tempi di ripescaggio.
La prima semifinale è stata regolata dalla kenyota Margaret Wambui in 1:59.21 su Francine Niyonsaba. Poco brillante l’azzurra, sempre nelle retrovie e mai in grado di cambiare passo negli ultimi 200 metri per giocarsi almeno le possibilità di essere ripescata. “Non mi sono piaciuta all’inizio, probabilmente avrei dovuto portarmi più avanti“, ha asserito una delusa Santiusti. Nella seconda semifinale vittoria per la polacca Johanna Jozwik in 1:58.93 sulla canadese Melissa Bishop (1:59.05). Infine la terza semifinale, che ha visto scendere in pista la favoritissima Caster Semenya: l’atleta sudafricana ha centrato la finale in carrozza, chiudendo in 1:58.15 con il miglior tempo assoluto. E non è sembrata nemmeno nel massimo sforzo. Alle sue spalle la britannica Lynsey Sharp, che con 1:58.65 si candida almeno per una medaglia d’argento. Ripescati i tempi dell’americana Kate Grace (1:58.79) e della bielorussa Marina Arzamasova (1:58.79)