Si ferma in finale la corsa delle azzurre dei 400 ostacoli a Rio 2016: Ayomide Folorunso e Yadisleidis Pedroso sono uscite correndo due buone semifinali, mostrando grande personalità sia in pista che poi nelle parole a fine gara. Avanzano dando ottimi segnali l’americana Dalilah Muhammad (in un ottimo 53.89 in apparente scioltezza), la danese Sara Slott Petersen (in 54.55) e la ceca Zuzana Hejnova (in 54.55).
Entrambe le azzurre non sono state fortunate con l’assegnazione delle corsie, perché alla Folorunso è stata data la settima corsia nella prima semifinale, mentre alla Pedroso la prima della seconda. Come però dimostrato da Wayde van Niekerk anche nelle corsie esterne si può andare forte e certamente l’azzurra di origine nigeriane non si appellerà a quella scusa per il mancato personale che tanto cercava: l’impressione è stata infatti che dopo lo sforzo per correre sui tempi del suo personale in batteria, la Folorunso è andata via via spegnendosi nel finale, nonostante 300m corsi con intelligenza ed un’uscita all’ultimo rettilineo abbastanza vicina alla terza posizione che avrebbe potuto dare speranza di passaggio in finale per ripescaggio. Le energie invece sono andate scemando ed ha chiuso in settima posizione con 56.37.
Molto brava anche l’italo-cubana Pedroso, che dopo gli innumerevoli infortuni era arrivata qui in condizioni tutte da testare. Invece, dopo aver messo a segno un ottimo primato stagionale per accedere alle semifinali, oggi la Pedroso ha raddoppiato scendendo ancora sotto: 55.78 ottenuto di carattere, continuando a spingere fino alla fine, non le ha dato speranze di qualificazione per quella che sarebbe stata una finale da sogno, ma un quinto posto che vale molto per quanto passato da questa ragazza.
“Sono un pochino arrabbiata perché non ho mai mollato così tanto di nervi. Forse cercavo veramente troppo il personale e ieri ho speso tanto soprattutto in fatto di nervi. Esco comunque con la consapevolezza che quando le cose vanno meno bene, come oggi, la ritmica funziona”, ha commentato la Folorunso, che però non ha perso il sorriso: “Non posso tenere il muso, perché bisogna recuperare le energie per la 4×400. Il nostro obiettivo? Vedrete”, ha chiuso con aplomb.
“Ci tenevo tantissimo a venire a queste olimpiadi, ogni volta che scendevo in campo mi si accendeva il cuore per correre forte e difendere sempre più i colori dell’Italia”, ha spiegato la Pedroso con euforia: “Sono contentissima e mi dispiace solo che sia finita qui perché avrei veramente tanta voglia di correre ancora”.