C’è ancora una speranza per Alex Schwazer all‘Olimpiade di Rio 2016. Il suo destino dipende dall’udienza del Tas dell’8 agosto nella metropoli brasiliana che ospiterà i Giochi e il marciatore altoatesino non vuole darsi per vinto prima del tempo. Su Facebook, l’azzurro ha così reso noti i suoi programmi confessando le sensazioni per questa triste e complessa vicenda:
“Cari amici, il 6 agosto parto per Rio. Su richiesta della IAAF l’8 agosto avrò un’udienza davanti al TAS per ottenere in un paio di giorni il giudizio che decide definitivamente se potrò o meno partecipare alle olimpiadi. Non so cosa pensare. La confusione di queste settimane è stata tanta e devo dire che è veramente dura mantenere un equilibrio che permetta di affrontare una olimpiade in questa situazione. Sempre che io possa affrontarla. Non riesco a pensare, dopo tutto quello che ho fatto per dimostrare a tutti che potevo tornare a combattere, di arrivare fisicamente a Rio e non avere la possibilità di scendere in pista. Non posso pensare che tutto il lavoro svolto negli ultimi mesi, tutti i controlli a cui mi sono sottoposto, non siano serviti a nulla. All’udienza cercheremo di sostenere la mia innocenza verso le accuse che nelle ultime settimane mi sono state rivolte mostrando l’assoluta linearità di tutti i controlli ematici ed ormonali a cui mi sono sottoposto. Rinnovo i miei ringraziamenti a tutti i professionisti per la determinazione e la passione con cui hanno lavorato e stanno lavorando per me. E per il resto… aspetto”