Al termine dell’Olimpiade di Rio de Janeiro, è tempo di riflessioni per l’atletica italiana. “Per prima cosa voglio ringraziare tutti gli atleti che sono qui a Rio – ha detto il Presidente FIDAL Alfio Giomi – Qui nessuno è venuto pensando che fosse un impegno in cui non dare il massimo, ci mancherebbe altro. Non c’è dubbio però che i risultati complessivi siano diversi da quelli attesi da tutta l’atletica italiana”.
“Quello che sembra a me, oggi, è che qui a Rio un’intera generazione abbia concluso il proprio percorso – ha aggiunto Giomi – Siamo arrivati a Rio sapendo che c’è una nuova leva di atleti che cresce bene, alcuni dei quali sono stati già capaci di centrare la convocazione in azzurro; insieme a loro, gli atleti della generazione precedente, che non finiremo mai di ringraziare per quel che hanno dato al nostro movimento. Qui, avevano il compito di tenere in piedi questa nostra partecipazione. Se si guarda ai risultati, ci si può rendere conto di come Rio segni la fine del percorso di questo gruppo, perlomeno ai livelli più alti”.
Il Presidente FIDAL interviene poi sul destino della guida tecnica e del futuro di Magnani: “Tra due mesi avremo le elezioni non so nemmeno se ci sarò ancora io, figuriamoci se posso dire chi sarà il Direttore Tecnico…“. E infine, l’inevitabile domanda su Alex Schwazer ma Giomi frena: “No, non voglio parlarne. Non è il momento. Lo farò, lo faremo, ne parleremo in Consiglio federale, perché vogliamo dire la nostra su tutta questa storia. Ma non è il caso di farlo ora, non voglio togliere spazio ai nostri atleti”.