Tutto pronto per la terza giornata in vasca corta dell’Europeo di Londra, un appuntamento davvero imperdibile per tutti gli appassionati del nuoto. Anche oggi è previsto un ricco programma di gare che inizieranno con le eliminatorie del mattino e vedranno ancora impegnati gli azzurri a caccia dell’accesso alle semifinali.
I 200 farfalla maschili la gara inaugurale di questa mattina all’Acquatics Centre di Londra: a dominare un nome illustre, il duecentista Laszlo Cseh che lancia il guanto di sfida agli avversari e scalda le polveri già in batteria fermando il cronometro su 1:54.54, un tempo che fa pregustare il sapore del metallo più prezioso. Rientra in semifinale con il quarto tempo d’ingresso anche l’azzurro Giacomo Carini, unico italiano a presentarsi al blocchetto di partenza in questa gara: il giovane atleta classe 1997 già laureatosi campione nella recente rassegna degli Assoluti di Riccione, chiude l’ultima virata in 1:57.30, secondo in batteria alle spalle di Bromer (1:56.67).
La mattinata all’insegna del nuoto in vasca prosegue con i preliminari dei 200 misti al femminile, che vedranno impegnate ben quattro azzurre alla ricerca di un pass per disputare le semifinali: Luisa Trombetti, Ilaria Cusinato, Carlotta Toni e Sara Franceschi. Il cronometro condanna inesorabilmente Trombetti (2:14.70) e Cusinato (2:14.42) che non accedono alla semifinale dopo una performance prima di continuità e condotta a ritmi altalenanti a seguito delle prime due frazioni di gara nuotate con gran fatica. Sorridono invece Carlotta Toni che mette giù un 2:13.01 alle spalle della Miley e Sara Franceschi che nuota in 2:13.34 dopo una buona frazione di dorso e qualche imperfezione nel delfino (passaggio a metà gara su 1:03.06) ma completando una difficile rimonta sulla Jakabos, clamorosamente fuori dai giochi. Alla campionessa iridata Katinka Hosszu basta invece una sola virata per balzare immediatamente al comando: dopo un passaggio rana da record firmato in 1:40.31, “Lady Iron” chiude in scioltezza in 2:11.55 facendo registrare il miglior tempo d’ingresso in semifinale.
Nei 200 rana maschili, l’unico atleta azzurro presente in camera di chiamata è Luca Pizzini: il nuotatore veronese aggancia la semifinale assestando il cronometro sul 2:12.92 che gli garantisce la terza posizione in batteria alle spalle dell’islandese Mckee (2:12.25), artefice di una gran rimonta dagli ultimi 50 m in dirittura d’arrivo. Una performance, quella di Pizzini, che non entusiasma soprattutto dopo i parziali a cui l’atleta aveva abituato: molto composta stilisticamente, la sua rana è bella a vedersi ma risente qualche sbavatura che fa innalzare il livello cronometrico (bene la progressione sui primi 25 m, prima che ha gara subisse una nota involutiva dopo la frazione dei 50). Chiaro invece il segnale lanciato da Koch (2:11.29) e Mattsson (2:11.78) che lanciano la sfida a Murdoch (2:11.87) e nuotano in scioltezza senza forzare più di tanto nelle eliminatorie del mattino in vista di una finale che si prospetta sempre più competitiva.
Il trio azzurro composto da Elena Gemo, Margherita Panziera e Carlotta Zofkova prova ad imporsi nelle batterie del mattino dei 100 dorso. Eliminatorie che vedono due assolute protagoniste nella danese Mile Nielsen, interprete di una gara a ritmi davvero elevati (è suo il miglior crono di accesso in semifinale dopo un 59.26 che le permette di scalzare addirittura Katinka Hosszu, ferma su un ottimo 59.38). Poche le ambizioni delle atlete azzurre in questa disciplina che non ha mai regalato troppe soddisfazioni all’Italia: Elena Gemo, quarta in batteria (1:01.44) e Carlotta Zofkova che si migliora sull’1:00.88 conquistano l’accesso alla semifinale, che vedrà invece assente Margherita Panziera (1:01.45).
La sessione mattutina di gare all’Acquatics Centre di Londra si conclude con i 50 dorso maschili e gli 800 sl al femminile. Il solo a tenere accese le speranze azzurre dalla distanza regina dei 50 è il velocista Simone Sabbioni: il campione italiano di Riccione soffre però la spietata concorrenza dei grandi nomi del nuoto, primi fra tutti Tarasevich che prende subito il comando chiudendo in 24.85 (miglior tempo in assoluto) e Lacourt, alle sue spalle. L’Italia rappresentata da Sabbioni (25.45) si colloca al decimo posto, riuscendo comunque a scrivere il suo nome nell’elenco dei partecipanti alla semifinale. Cala temporaneamente il sipario sull’Acquatics Centre per l’ultima gara della mattina a regalare soddisfazioni e speranze ai colori azzurri. Gli 800 sl vedono infatti la presenza di Simona Quadarella (8:37.25) e Diletta Carli (8:30.41), che si assicurano entrambe l’ambito pass per la finale dopo una buona prestazione migliorabile in ottica finale; dilaga invece l’ungherese Boglarka Kapas (8:27.75): una vera e propria passeggiata in solitaria la sua ed una gara condotta senza sbavature fino al traguardo che la vede precedere la gallese Jazmin Carlin (8:29.53).