Rio 2016

Malagò, Cortina: “ricordiamoci il passato per l’Olimpiade del futuro”

Sono passati 60 anni esatti da quel 26 gennaio 1956, quando la prima Olimpiade italiana prese ufficialmente il via. Fu l’Olimpiade invernale di Cortina d’Ampezzo, la stessa Cortina che è in prima linea nella candidatura per il mondiale di sci alpino del 2021.

Proprio in onore di questa ricorrenza, le ‘nozze di diamante’, la riunione mensile della giunta del Coni, per valutare la situazione rispetto alla qualificazione olimpica dei portacolori azzurri, è stata organizzata nel municipio del comune di Cortina d’Ampezzo. “Guardiamo al futuro, ma ricordiamoci del passato,” ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò. “L’omaggio a Cortina era doveroso: da lì è cominciata tutta l’avventura olimpica italiana. Purtroppo oggi, anche nel nostro mondo, pure i più esperti non associano Cortina a quell’inizio che proseguì con l’Olimpiade di Roma 1960.” A rappresentanza di quell’Olimpiade erano presenti anche tre atleti di quell’edizione: Bruno Alberti, discesista, Carlo Calzà, pattinatore, e Gianfranco Da Rin, dall’hockey.

Certamente, questo incontro è anche un buon auspicio non solo per il suddetto mondiale di sci alpino, ma anche per la candidatura di Roma per i Giochi Olimpici del 2024. Sulla candidatura per la rassegna iridata del 2021, Malagò ha dichiarato: “il Coni ha assicurato che parteciperà attivamente, assieme al Governo italiano,” e poi aggiunto, come monito che “l’assegnazione definitiva dell’evento non è scontata. La federazione internazionale chiede garanzie di qualità nel dossier da presentare. Cortina parte da una base di grande prestigio, ma è talmente bella che spesso ha messo in condizione i propri abitanti e le categorie produttive di non rendersi conto di quanto bisognava fare per rendersi competitivi rispetto a quelle che sono oggi le indicazioni che arrivano dal mercato del turismo, dell’impiantistica sportiva e della logistica alberghiera,”. Parole certamente importanti e chiaro invito a muoversi nella giusta direzione con prontezza.

Tanti gli argomenti trattati nell’incontro, ma l’obiettivo principale era la valutazione dello stato attuale dello sport italiano in termini di qualificazione olimpica: 132 atleti sono già qualificati ai Giochi Olimpici di Rio, in attesa delle ultime probabili qualificazioni, dei singoli atleti ma soprattutto delle compagini nazionali, da sempre fucina di importanti medaglie azzurre.

Si è inoltre parlato dei Giochi Olimpici Invernali Giovanili, che si terranno a Lillehammer dal 12 al 21 febbraio di quest’anno, dove 37 atleti italiani (20 ragazzi e 17 ragazze) difenderanno i colori azzurri. È stato deciso anche il portabandiera, lo slittini sta Felix Schwarz, diciottenne di Merano e già capace di grandissimi risultati nella coppa del mondo juniores.

Rispetto al portabandiera, ma dell’Olimpiade di Rio, nulla di certo. Malagò ha però assicurato che sarà una donna a rappresentare la compagine italiana e certamente i nomi più papabili sono quelli di Federica Pellegrini, Tania Cagnotto e, con tutte le dovute riserve, Flavia Pennetta.

Infine, spazio anche al calcio ed agli scandali che ne tartassano l’immagine nel recente periodo. “È fondamentale che tutto sia chiarito il prima possibile, anche per fare in modo che gli attuali indagati non diventino colpevoli solo per l’opinione pubblica. Ogni indagine non fa bene all’immagine dello sport e degli indagati, ma non è detto che questi siano poi effettivamente colpevoli.

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