Con una dichiarazione tramite il proprio profilo Twitter, il nove volte campione major Gary Player ha comunicato che oltre a Louis Oosthuizen anche Charl Schwartzel ha espresso la volontà di non partecipare ai Giochi di Rio, dove il golf torna nella manifestazione a cinque cerchi dopo oltre 110 anni.
Player, 80 anni e vera icona mondiale di questo sport, non le ha mandate a dire, affermando che “i giocatori rinunciando ai Giochi fanno male al golf”. Parole importanti, destinate a far discutere, dopo che altri campioni hanno già annunciato ai propri comitati olimpici il loro forfait. Su tutti il numero 7 del mondo Adam Scott, il quale a Rio sarebbe indubbiamente stato uno degli uomini da battere. L’australiano ha spiegato che alla base della sua decisione c’è una programmazione agonistica estremamente folta nei mesi estivi, oltre ad una serie di altri impegni non specificati di natura sia professionale che personale. Rinuncia arrivata anche dal 53enne ex numero uno Vijay Singh, il quale lascia così le Fiji senza alcun giocatore in gara. Per lui, oltre ai numerosi impegni sul PGA Tour, anche la preoccupazione per il virus Zika.
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Anche lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, al momento riserva della nazionale iberica, si è letteralmente “tirato fuori dai Giochi”.
Lo stesso Player in realtà riconosce la problematicità legata alle modifiche che il calendario internazionale ha subito per far spazio al torneo olimpico. Lo US PGA Championship, ultimo major della stagione, è stato anticipato all’ultima settimana di luglio e prenderà quindi il via dopo solo dieci giorni dalla conclusione dell’Open Championship; inoltre il Bridgestone Invitational, prova dei World Golf Championship tradizionalmente disputata nel mese di agosto, verrà eccezionalmente giocato dal 29 giugno al 3 luglio.
Nonostante le difficoltà legate al calendario, Player crede fermamente nell’importanza della vetrina olimpica per la promozione del golf in tutto il mondo, aspetto nel quale il sudafricano è da sempre in prima linea insieme ad altre leggende del calibro di Arnold Palmer e Jack Nicklaus. Il nove volte campione major ricorda anche l’impegno di tante persone che per anni hanno lottato così che il golf facesse il proprio ritorno alle Olimpiadi, un evento che garantirà una grande crescita del gioco indipendentemente dai nomi presenti o assenti. Con una vena polemica, il sudafricano ha anche sottolineato come il torneo olimpico sia privo di montepremi, e che i giocatori dovrebbero partecipare anche per restituire qualcosa al gioco che ha dato loro così tante soddisfazioni.
Player si dice comunque impaziente ed emozionato all’idea di rappresentare la propria nazione con orgoglio, fin dalla cerimonia di apertura. Per un’esperienza che “nessun giocatore di golf attualmente in vita ha mai provato”. Resta solo da vedere se altri giocatori decideranno di declinare l’invito a far parte del field a cinque cerchi del torneo di Rio, che sarà riservato a soli 60 giocatori, con ogni nazione che potrà portare solo due giocatori, eccezion fatta per quei paesi con più di due rappresentanti tra i primi 15 del World Ranking.