Il 5 agosto, Federica Pellegrino compirà 28 anni e comincerà quel giorno la sua quarta Olimpiade. L’azzurra si racconta in una lunga intervista al Guerin Sportivo, in vista dell’Olimpiade.
“Dal 2004 incrocio tutte le più forti e sono ancora lì a lottare“, dichiara parlando delle prime sfide contro Franziska Val Almsick, “ed a Rio voglio divertirmi, non vi dico cosa è davvero per me un’Olimpiade. Comunque, l’Olimpiade è il momento più atteso per ogni sportivo e posso dire che è valsa la pena vivere anche i momenti negativi, come quelli di Londra 2012, che sono stati un insieme di insegnamenti tale da insegnarmi a ripartire con la giusta energia e con fiducia nel futuro. L’araba fenice è tatuata sul mio corpo e ne è l’emblema. Ritrovare la giusta strada è un percorso intimo e profondamente personale”.
“Con il mio lavoro ed i miei risultati spero di aver trasmesso un messaggio positivo: con il lavoro duro, senza scorciatoie e con passione niente è impossibile”, dice quando le si chiede cosa ha lasciato al suo sport. “Ho raggiunto i miei obiettivi sportivi con determinazione ed ostinazione, questo non ti rende certo simpatica… Ora prendo le cose con maggiore serenità e quindi sono più morbida nei miei atteggiamenti“.
L’innegabile talento non è l’unica caratteristica che ha reso vincente la Pellegrini: “Non è proprio vero, come si dice, che le medaglie si vincono in allenamento e si ritirano in gara. Può essere vero se inteso per dire che solo col talento non si va da nessuna parte ma che serve il duro lavoro, ma le gare importanti hanno risvolti psicologici che in allenamento non ci sono.”
Infine, qualche parola anche sulla Federica al di fuori della piscina: “Curo personalmente i miei profili social perché restituiscono di me un’immagine completa che da sportiva è difficile far trasparire, ma non sono techno-victim, mi piacciono moltissimo i giochi da tavola ad esempio”.