“Sarebbe sbagliato punire atleti puliti. Sarebbe inaccettabile vietare a loro di partecipare ai Giochi di Rio 2016”. Così recita la nota diffusa dal comitato olimpico russo dopo il rapporto pubblicato dalla Wada e denominato “Mc Laren” sul cosiddetto doping di Stato che potrebbe portare all’esclusione di tutti gli atleti russi dall’imminente Olimpiade di Rio 2016. “Come un sostenitore della lotta contro il doping, con tolleranza zero, il comitato olimpico della Russia è pronto a fornire piena assistenza a tutte le organizzazioni internazionali interessate al caso – si legge nel comunicato – Tuttavia, siamo fondamentalmente in disaccordo con l’opinione di McLaren e con chi pensa a un eventuale licenziamento di centinaia di atleti russi puliti, vietando loro di partecipare ai Giochi Olimpici. Questa sarebbe una conseguenza spiacevole. La Russia ha combattuto sempre a livello statale e continuerà a lottare contro il doping, in più provvederà a inasprire le sanzioni per reati connessi a questa attività illegale”, conclude la nota diffusa dal comitato olimpico russo. Intanto, il viceministro russo dello Sport, Iuri Nagornykh, è stato sospeso dal suo incarico e prende corpo l’inchiesta interna sullo scandalo denominato doping di Stato. Ieri in tarda serata, fanno sapere le agenzie di stampa locali, il premier Dmitri Medvedev ha firmato l’ordine relativo alla sospensione. Sempre ieri, il presidente russo Putin aveva reagito alla pubblicazione del rapporto Wada sul cosiddetto doping di Stato, che rischia di escludere tutti gli atleti russi dai Giochi di Rio, promettendo la sospensione temporanea di quei dirigenti pubblici i cui nomi figurano nel documento dell’Agenzia mondiale antidoping.
Doping, Russia: “Sbagliato punire atleti puliti”
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