È iniziato il conto alla rovescia per le Olimpiadi di Rio ma molti atleti potrebbero non partecipare per problemi di doping. Il riferimento, in particolare, va a quelli russi. Il presidente del Cio, Thomas Bach, in un’intervista rilasciata a “Le Monde” rivela di aver chiesto alla Wada di condurre un’indagine approfondita sulle rivelazioni di Grigory Rodchenkov, ex capo del laboratorio di Mosca, che tra le altre cose, ha parlato di un sistema in cui i campioni di urina dei medagliati da sottoporre a controlli venivano sostituiti da campioni puliti, raccolti mesi prima. Rodchenkov ha detto al New York Times che 15 dei 33 medagliati olimpici russi a Sochi erano dopati e che i campioni di urina sono stati scambiati per evitare la positività. Rodchenkov potrebbe anche essere indagato dal governo degli Stati Uniti.
Almeno 15 medagliati di Sochi sarebbero stati aiutati in questo modo, secondo alcune ricostruzioni anche con l’aiuto dei servizi segreti russi. “Il Cio istruirà il laboratorio antidoping di Losanna, dove i campioni di Sochi sono conservati, per effettuare in collaborazione con la Wada nuovi controlli con i metodi piu’ efficaci e moderni – ha spiegato Bach – Se l’indagine dovesse confermare la veridicita’ di certe rivelazioni il fenomeno del doping assumerebbe dimensioni sconvolgenti, rivelando un livello di criminalita’ senza precedenti. I risultati potrebbero anche influire fortemente sulla partecipazione di atleti russi alle Olimpiadi di Rio 2016“. Bach ha anche ricordato i 31 test positivi rivelati ieri dal Cio, dopo le analisi su 454 campioni prelevati in occasione dei Giochi di Pechino del 2008, mentre 250 nuove esami sono stati eseguiti su campioni delle Olimpiadi di Londra. “Un provvedimento necessario che permette di evitare la partecipazione di atleti dopati a Rio“, ha spiegato Bach. L’ Agenzia Antidoping mondiale (Wada) ha annunciato la formazione di un team indipendente per indagare sulle accuse di Rodchenkov, che risiede nella città statunitense di Los Angeles.
E anche il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha aperto un’ indagine sul presunto caso di doping sistematico commesso dagli atleti russi ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014, secondo quanto pubblicato dal New York Times. Il procuratore per il Distretto Orientale di New York sarà incaricato del caso, hanno rivelato le fonti citate dal quotidiano statunitense. L’ indagine riguarderà funzionari del governo russo, atleti, allenatori e dirigenti dei controlli antidoping.