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DALL’INVIATO A RIO DE JANEIRO
āSono sfigata, lo ripeto sempre. Alla fine il quarto posto tocca sempre a me: questāanno ne ho presi tre di fila ed ĆØ sempre bruttoā. Lo dice sorridendo, Petra Zublasing, arrivata a un passo dalla medaglia nella carabina tre posizioni dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Il quarto posto nella finale vinta dalla tedesca Engleder sulle due cinese Zhang e Du ĆØ ovviamente una delusione, ma per la tiratrice altoatesina non ci sono lacrime, al massimo un poā di rammarico per le nuove regole, che le hanno azzerato il vantaggio accumulato nelle qualificazioni.
āEro diversi punti avanti su ragazze che poi sono salite sul podio ā ha attaccato la Zublasing pochi minuti dopo la finale ā Me li ero guadagnati sparando veramente bene, mi sentivo pronta a spaccare il mondo, era la mia giornata. Fa male sentirsi la migliore e arrivare al quarto posto soltanto perchĆ© fai un 8 nel colpo prima delle avversarie. Queste nuove regole non sono meritocratiche, le hanno fatte per gli spettatori ma dovrebbero trovare una formula migliore. PerĆ² sono contenta perchĆ© ho sparato veramente bene, ho lottato fino alla fine e non ho lasciato nulla al caso. Se non ho fortuna nello sport, immagino che ne avrĆ² nella vita o nellāamore: da qualche parte deve tornareā.
AllāOlympic Shooting Centre, in effetti, la Zublasing non ĆØ stata fortunata. Dopo una partenza a rilento, il sesto posto dopo le serie in ginocchio e il quinto, in rimonta, dopo i colpi a terra, Petra ha cambiato marcia, passando addirittura al comando dopo i primi cinque colpi in piedi e poi cominciando i colpi finali, ad eliminazione progressiva, in seconda posizione con un solo decimo da recuperare alla cinese Li Du.
A quel punto, perĆ², qualcosa si ĆØ rotto, con un 8.7 lasciato forse troppo presto, un 10.8 illusorio e il 9.2 che lāha esclusa dalla zona medaglie. āTroppo presto? Avevo solo 50 secondi ā ha spiegato la Zublasing ā non cāera il tempo per aspettare, devi lasciare il colpo anche se non ci sei perchĆ© un otto ĆØ meglio di uno zero. E in ogni caso un otto ci sta, con tutta la tensione e la sveglia alle 6: anche le altre se lo permettono, la ragazza che ha vinto il bronzo (la cinese Li Du, ndr) lāha fatto un attimo dopo, al colpo successivo, altrimenti sarei rimasta dentroā.
Ma Petra ĆØ contenta lo stesso: āDopo una delusione come quella dellāaria compressa (eliminata nelle qualificazioni, ndr) poter tornare cosƬ forte mi rende contenta. Oggi ero molto tesa perchĆ© dovevo e potevo far bene: ce lāho fatta. Non potevo fare nulla di diverso, una medaglia non cambia la carriera di una sportiva nĆ© quello che ho fatto fino a oggiā.
Adesso, invece, la Zublasing giĆ pregusta la vacanza insieme al fidanzato Campriani (āVoglio tanto andare a Cuba, ma dobbiamo ancora decidereā), prima perĆ² farĆ ancora il tifo per NiccolĆ², giĆ oro nei 10 metri e domani impegnato nei 50 metri a terra, per chiudere domenica il programma olimpico con la tre posizioni. āLui ĆØ il tiratore piĆ¹ forte che ho mai visto ā ha ribadito la Zublasing ā Dobbiamo sempre vedere come va la giornata, ma per come lāho visto allenarsi e per quanto ci tiene, meriterebbe almeno di stare sul podio. Lo meritavo anche io? Dico di sƬ, ma qualcuno dovrebbe parlare con chi sta sopra per far andare meglio la prossima voltaā. Magari a Tokyo 2020: āOra penso solo alle vacanze ā ha concluso Petra sorridendo ā poi tornerĆ² ad allenarmi e cercherĆ² di trovare il modo per aggiungere quel pezzettino in piĆ¹ per vincere la medaglia olimpicaā.
Sportface/Italpress