Ciclismo

Ciclismo, Vincenzo Nibali e l’oro olimpico: “A Rio la mia ultima chance”

Vincenzo Nibali, Giro d'Italia 2016 - fotomenis.it

Ha appena corso un Tour de France anomalo Vincenzo Nibali, senza velleità di classifica e in preparazione all’appuntamento del 5 agosto. All’Olimpiade di Rio 2016 sarà la punta di diamante della nazionale italiana di ciclismo guidata dal ct Davide Cassani. Mancano otto giorni e il siciliano si ritroverà quest’oggi insieme ai propri compagni – ad eccezione di Alessandro De Marchi, impegnato a San Sebastian – nel ritiro di Fiuggi. Si attende un’Italia protagonista sul percorso olimpico e lo “Squalo”, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, non si nasconde affatto.

Ovviamente non sarà facile – afferma Nibali – ma considerato il percorso e la squadra che abbiamo possiamo fare bene. Io sono molto concentrato su questo obiettivo, anche perché, vista l’età (32 anni a novembre, ndr), sarà la mia ultima occasione di andare a medaglia. Rispetto a Londra 2012, dove dovevo scattare ogni volta che iniziava la salita del circuito per staccare i velocisti, questo percorso si addice alle nostre caratteristiche. Negli ultimi anni abbiamo preso un po’ troppe medaglie di legno: a Rio abbiamo buone chance, speriamo di invertire la tendenza. I rivali da temere? Valverde, Rodriguez. Rui Costa…“. L’atmosfera olimpica ha da sempre affascinato lo Squalo, che racconta alcuni aneddoti risalenti a quattro anni fa: “Mi piace la mensa, dove incontri atleti da tutto il mondo e puoi stringere nuove amicizie – prosegue il messinese – Per esempio ho conosciuto i ragazzi della scherma e a Londra facevo terapie insieme a Flavia Pennetta“.

Sul Tour appena concluso, Nibali non ha troppi rimpianti, anche perché le aspettative non erano poi così alte come in passato: “Sono umano, mica un robot. A inizio anno sono partito molto forte in Oman. Poi ho vinto il Giro d’Italia. Non avevo mai detto che sarei venuto al Tour per fare classifica, anche se capisco che la gente si aspetti sempre molto da me. Quando mi sono staccato sul Massiccio Centrale ho preferito mettermi a disposizione della squadra, che mi ha aiutato moltissimo negli ultimi anni. Il fisico non mi ha dato risposte adeguate per poter fare classifica e così mi sono anche preservato in vista di obiettivi importanti“. Tra otto giorni ecco il primo, si chiama Olimpiade.

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