“Ho scoperto di andare più forte adesso rispetto a quando mi aiutavo con sostanze proibite.” Sono le parole di Alex Schwazer, campione europeo ed olimpico di marcia, che nel pieno della sua carriera, appena prima dell’Olimpiade di Londra, è risultato positivo ad un controllo anti-doping che ne ha poi causato la squalifica fino al 29 aprile di quest’anno. “È stato determinante l’incontro con il professor Sandro Donati,” si confessa in una lunga intervista in onda mercoledì 3 febbraio su RaiSport, “con lui ho riscoperto il piacere di allenarmi, prima lo consideravo un peso.”
Superati i problemi di doping ora è anche tempo di affrontare l’ambiente ostile, avversari e compagni di squadra, causato dalla incancellabile ombra del doping che lo accompagnerà d’ora in poi. “Sono convinto che la mia dedizione ed il mio lavoro contribuiranno a convincere anche i più diffidenti,” ha dichiarato in vista del suo ritorno in nazionale per tentare di qualificarsi all’Olimpiade di Rio de Janeiro. Oltre ai Giochi Olimpici, nel suo futuro c’è la voglia di una vita normale con famiglia e figli: “A loro racconterò tutto di me, se me lo chiederanno. Nel bene e nel male.” Nel suo presente invece, da quando c’è stato il trasferimento nella capitale, il marciatore azzurro ha scoperto anche il calcio: “Tra le squadre simpatizzo per i colori granata del Torino, ma il mio allenatore preferito è Maurizio Sarri.”