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A Rio per dimostrare di essere ancora il più forte, l’uomo più veloce del mondo. Usain Bolt non ha paura, il giamaicano vive per la competizione e in eventi come l’Olimpiade è in grado di esaltarsi. L’obiettivo per la kermesse brasiliana è di quelli importanti: mettere a segno, per la terza volta di fila, la tripletta 100-200-4×100.
L’infortunio che lo aveva tenuto lontano dalla pista è solo un brutto ricordo, Usain Bolt è tornato a gareggiare a Londra facendo registrare una buona prova sui 200 metri conclusa in 19″89, un tempo che ha dato al sei volte campione olimpico la certezza di essere pronto per i Giochi, e la consapevolezza di non temere nessun avversario: “Non perderò nessuna delle mie medaglie d’oro – ha ammesso il velocista giamaicano – Questo è certo. Ho sempre piccoli dubbi nella mia mente, ma sono concentrato e pronto per scendere in pista”. Il pericolo attentati è concreto, ma il velocista giamaicano confessa di non avere paura. “Vivere con la paura è come non vivere. Per questo cerco di vivere la mia vita al massimo, e quando sarà la mia ora, sarà la mia ora, punto”.
Il ritiro è lontano, a 30 anni Bolt non ci pensa. Il corridore ha sempre parlato di una deadline precisa, quella di Londra 2017, ma potrebbe spostarsi più in là arrivando fino a Tokyo 2020. “Il mio coach mi dice sempre di smetterla con questa storia del ritiro, di pensare anno dopo anno. Secondo lui potrei andare avanti fino a Tokyo”. Di certo per un altro Bolt ci vorrà del tempo: “Passerà molto tempo, credo, prima che arrivi qualcuno col mio talento, capace di battere i miei records”.