L’agenzia antidoping britannica si occuperà dello svolgimento, in via temporanea, dei test antidoping sugli atleti russi, dopo che uno scandalo doping aveva sommerso la Russia e la Rusada, agenzia antidoping russa, causando peraltro la sospensione dalle gare internazionali di tutti gli atleti russi dell’atletica leggera e di tutte le competizioni organizzate sul territorio russo.
Lo scandalo si era scatenato nello scorso novembre, quando la Rusada era stata accusata di aver occultato i risultati di decine di sportivi dell’atletica leggera russa. Lo scandalo aveva poi causato l’esclusione (con possibilità di cancellazione della pena) dalla prossima Olimpiade di Rio de Janeiro di tutti gli atleti della nazione, nonché numerose polemiche alimentate dal ministro russo dello sport Vitaly Mutko, che accusava anche la IAAF di poca chiarezza nelle decisioni e nelle procedure intraprese. Necessarie per permettere loro il reintegro sono numerose riforme all’interno della Rusada, già promesse entro i prossimi tre mesi, ma la Wada ha spiegato che in aiuto dell’agenzia antidoping russa lavorerà quella britannica, per assicurare che tutti i test effettuati sugli atleti coinvolti possano essere certificati. I risultati dei test saranno poi gestiti da un organismo indipendente dalla Wada e che avrà pieni poteri di controllo. Il sistema è stato esteso a tutti gli sportivi russi, non solo a quelli dell’atletica leggera.