“Se mi hanno rubato la possibilità di vincere una medaglia? No, di vincere la gara. Che è diverso”. Con queste parole Alex Schwazer ha espresso tutta la propria frustrazione a seguito della decisione della Iaaf di rinviare, in terra brasiliana, la discussione sul suo ricorso alla squalifica per doping al 4 agosto, alla vigilia dell’avvio dei Giochi di Rio 2016: “Se l’udienza è il giorno prima dell’apertura dei giochi olimpici, con assenza di dibattito e con il giudice già stabilito c’è poco da dire. L’unica cosa che posso fare è continuare ad allenarmi: se il TAS si comporterà da TAS, saranno loro e non la IAAF a stabilire quando ci sarà l’udienza. La mia speranza è quella. I giudici hanno già stabilito tutto. Come mi sento? Ho vissuto momenti migliori. Non so cosa dire. Sono gli altri che decidono per noi. Noi possiamo solo reagire. Cosa farò se mi impediranno di andare a Rio? Ne parlerò quando sarà il momento.”
Il caso del marciatore azzurro doveva essere discusso inizialmente a Losanna con l’arbitrato fissato per mercoledì 27 luglio. Brutta tegola per Alex Schwazer che vede il sogno olimpico svanire del tutto.