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Rally di Montecarlo - Foto Antonio Fraioli
I piloti del Campionato del Mondo Rally (WRC) si oppongono fermamente alla politica rigorosa adottata dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) riguardo all’uso di linguaggio inappropriato; il loro dissenso si allinea alle proteste già espresse nei giorni scorsi anche dai colleghi della Formula Uno. Oggi la World Rally Drivers Alliance (WORDA) ha pubblicato una lettera aperta firmata da numerosi piloti e navigatori, tra cui i campioni del mondo Sebastien Ogier e Thierry Neuville, criticando l’elevato importo delle multe, considerate sproporzionate rispetto al reddito medio e al budget degli equipaggi nel mondo del rally. Nella lettera si mette anche in dubbio la legittimità delle sanzioni, che riguardano espressioni sì maleducate, ma che al tempo stesso non sono offensive nei confronti di specifiche persone.
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Il caso: multa di 10 mila euro a Fourmaux
La questione è nata dopo il Rally di Svezia, quando i commissari FIA hanno sanzionato il pilota della Hyundai, Adrien Fourmaux, con una multa di 10 mila euro (che diventerebbero 20 mila euro in caso di recidiva entro 12 mesi). La multa è stata inflitta dopo che il pilota francese, spiegando il suo ritiro dalla gara, aveva utilizzato l’espressione “ho fatto una stron*ata“. I piloti sostengono che un’espressione colloquiale, sebbene maleducata, non debba essere equiparata a un vero insulto o a un atto di aggressione. Inoltre sottolineano che la natura adrenalinica dello sport possa portare ad una perdita di controllo verbale in determinati momenti, soprattutto a caldo nel post gara.
L’associazione esprime anche preoccupazione per l’inasprirsi delle sanzioni per violazioni linguistiche minori, isolate e involontarie, e solleva un’altra questione cruciale riguarda alla destinazione dei fondi derivanti dalle multe. La mancanza di trasparenza su questo punto alimenta il malcontento e mina la fiducia nel sistema. Nel 2024, la FIA aveva già suscitato il malcontento di molti piloti di F1 e WRC con la decisione di punire i piloti che usavano un linguaggio volgare durante le trasmissioni televisive. Successivamente, a gennaio 2025, la federazione ha deciso di aumentare ulteriormente l’entità delle multe.