Bella barba non fa saggezza. Ma può aiutare sul ring: è l’idea dello staff di Oleksandr Usyk, campione del mondo dei pesi massimi WBC, WBA, WBO, pronto a sfidare Tyson Fury che si è presentato alla cerimonia del peso, alla vigilia della rivincita iridata, con una folta barba che non è passata inosservata agli occhi degli addetti ai lavori. Nel pugilato professionistico le barbe devono essere tenute di solito curate e tenuta ad una certa lunghezza e a tal proposito il team di Usyk si è chiesto se la barba folta di Fury potesse effettivamente attutire un colpo. Il promotore Alex Krassyuk ha ribadito il concetto a Sky Sports: “La regola della barba è stata violata. Le regole del WBC dicono chiaramente: ‘Un pugile può sposare una barba e/o baffi tagliati a patto che, a discrezione della commissione e del supervisore, lo spessore dei peli facciali non: (1) attutisca o in alcun modo influenzi l’impatto o la traiettoria dei pugni; o (2) causi tagli o abrasioni al suo rivale”. “Quindi – ha aggiunto Krassyuk – la barba di Tyson deve essere tagliata. Andremo oltre”. Nessuna violazione però secondo il presidente WBC Mauricio Sulaiman: “C’è un regolamento e la commissione lo ha ispezionato e ha ritenuto che non ci sia alcun problema. Sono giochi mentali. Questi sono i giochi mentali di un grande combattimento”. Dello stesso avviso è il promotore di Fury, Frank Warren: “Ha la barba e nel corso degli anni ci sono stati molti pugili che hanno combattuto con la barba, e questo è tutto”.
PANTALONCINI, COLPI BASSI E CROCE
L’altro tema riguarda i pantaloncini. Il team di Fury ha voluto chiarire che tutti i colpi portati sotto l’ombelico sarebbero stati considerati colpi bassi, indipendentemente dalla posizione della cintura e della conchiglia protettiva. “Tutto ciò che si trova sotto l’ombelico è un colpo basso e molti combattenti indossano i pantaloncini più in alto, il che a volte può creare confusione, come è successo con Usyk e Daniel Dubois”, le parole di Warren in riferimento al match dell’attuale campione IBF contro l’ucraino che nel quinto round finì al tappeto per quello che fu giudicato dall’arbitro un colpo basso. “C’è stato un problema in quell’incontro e non vogliamo che accada di nuovo, né lo vuole l’altra parte, quindi il giudice è stato molto chiaro – cosa che il giudice dell’incontro precedente non aveva chiarito, visto che non è venuto a dare istruzioni in merito negli spogliatoi dei pugili – per assicurarsi che tutti sappiano cosa sia un colpo basso”. L’altro tema, riporta Sky, riguarda la croce che Usyk baciò nel suo angolo durante il primo incontro. Un gesto dovuto alla sua grande religiosità, ma il team di Fury ha chiesto che vengano vietati “oggetti estranei” all’angolo.
I GIUDICI
L’altro problema riguarda i giudici. Uno dei tre, Fernando Barbosa, è malato e non ha ancora raggiunto Riyadh. Due ufficiali di gara, Steve Weisfeld e Ignacio Robles sono arrivati per sostituirlo, ma i rispettivi team sono divisi sul nome del sostituto. “Noi ne vogliamo uno e l’altro team ne vuole un altro, quindi ho suggerito di lanciare una moneta”, ha detto Warren fiducioso che alla fine si troverà una soluzione. “Si risolverà. Basta usare un po’ di buon senso e in realtà entrambi gli schieramenti sono molto, molto professionali e sanno cosa devono fare”. Il resto lo dirà il ring di uno dei match più indecifrabili della storia del pugilato.