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Tyson Fury annuncia il suo ritiro, come ha già fatto nel 2016 e nel 2017. Se manterrà la parola, lascerà i guantoni ad un passo dall’appuntamento con la storia. Ergo: non c’è secondo bluff, senza il terzo. Il super derby inglese di Wembley che lo attenderà sabato sera non è quello che i tifosi di tutto il mondo aspettavano. Niente Anthony Joshua e niente unificazione dei titoli. C’è Dillian Whyte, che deve decidere in quale fascia di pugile vuole rientrare. E quale appuntamento migliore se non la sfida a Fury per capirlo? Oleksandr Usyk – atteso da Joshua per il rematch – è lo spettatore interessato, dopo aver lasciato l’Ucraina e le forze armate per prepararsi al prossimo combattimento. Se Fury vince e non si ritira, si aspetterà l’esito del match tra l’ucraino e l’olimpionico di Watford. A sua volta, se Usyk vince, sarà unificazione; altrimenti Joshua dovrà concedere la rivincita e la trilogia al nativo della Crimea. Insomma, l’unificazione è lì che aspetta e solo Joshua e Whyte, come ha già fatto Wilder, possono rinviare ulteriormente la marcia verso la proclamazione del campione indiscusso.
Guai quindi a sottovalutare Dillian Whyte. D’altronde si sa, nei pesi massimi nulla è scontato e basta un solo colpo per invertire un verdetto che sembra certo. Quante volte lo avete sentito dire? Tante, appunto. Fury dovrà essere cauto e mostrare il rispetto che Whyte merita a questi livelli. Poi dovrà fare la sua boxe: il solito gioco di gambe, l’attenzione chirurgica alla distanza, jab veloci, i suoi movimenti di busto degni di un peso medio. Tutte le armi di casa che sono bastate due volte con Wilder e che dovrebbero bastare anche con un pugile come Whyte che non si avvicina neanche un po’ al ko power di Deontay, anche se il suo gancio sinistro fa paura e può spegnere la luce. Ma se di strategia si parla, Whyte deve andare per il ko se vuole avere una possibilità. E dovrà farlo contro uno dei pugili più versatili sulla piazza, che annuncia il ritiro ma sa che non può permetterselo. In una carriera tempestata da alcolismo e depressione, Fury può prendersi il regno dei massimi e un posto eterno nell’Olimpo nella boxe. Una corona da King, da Gypsy King.
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