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Amir Khan si scaglia contro l’American Airlines dopo che il pugile inglese ex campione del mondo dei superleggeri, insieme a un compagno di allenamenti, è stato fatto scendere da un volo in partenza da New York per Dallas. “Senza motivo”, secondo il pugile mentre la compagnia aerea ha fatto sapere che l’aereo è tornato al gate prima del decollo dopo che due persone “si sono rifiutate di ottemperare alle richieste dell’equipaggio“.
Alla base c’è l’uso improprio della mascherina: “Sono stato fatto scendere dall’aereo dalla polizia mentre stavo andando ad allenarmi a Colorado Springs“, perché qualcuno a bordo si è lamentato che “il mio collega non la portava abbastanza alta“, senza coprire bene naso e bocca, ha raccontato il 34enne pugile, in un video su Twitter, sostenendo di essere stato “bandito” dall’American Airlines. Il pugile di origini pakistane, soprannominato ‘King Khan’, si e’ detto “disgustato” e “affranto” per il trattamento ricevuto, usando l’hashtag #nontuttiterroristi.
Puntuale la versione della compagnia aerea, sostanzialmente diversa: “Prima del decollo – si legge in una nota – il volo 700 da Newark a Dallas è tornato al gate per sbarcare due clienti che a quanto pare si erano rifiutati di ottemperare alle ripetute richieste dell’equipaggio di riporre il bagaglio, mettere il cellulare in modalità aereo e aderire alle regole federali sull’uso della mascherina“. Le forze dell’ordine, presenti come “da protocollo” quando un volo e’ costretto a rientrare al gate, non sono intervenute e non lo hanno scortato via, ha sottolineato la societa’, negando anche di aver “bandito” il pugile.
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