![Imane Khelif](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2024/08/Imane-Khelif-Oro-Parigi-2024.jpg)
Imane Khelif - Foto PETTER ARVIDSON/Bildbyran/Sipa USA
Come ampiamente previsto, Imane Khelif è stata esclusa dai prossimi Mondiali di boxe in programma in Serbia. L’IBA, la discussa federazione mondiale di pugilato non riconosciuta dal Cio e considerata da tempo fuorilegge, aveva estromesso la vincitrice della medaglia d’oro nella competizione femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024 anche nella precedente edizione iridata del 2023. Secondo la federboxe mondiale Khelif non ha superato i test sull’identità di genere e la vicenda è stata ricostruita in un comunicato ufficiale diffuso nella mattinata di venerdì.
Secondo i rappresentanti dell’IBA, l’organizzazione guidata dal russo Umar Kremlev, le regole tecniche “stabiliscono chiaramente i requisiti e i criteri di ammissibilità per l’evento”, e Khelif non li soddisferebbe. Da ricordare che la pugile è finita al centro di una vicenda estremamente spinosa proprio ai recenti Giochi in Francia, quando ha vinto la medaglia d’oro dopo un cammino fatto di polemiche e critiche, a cominciare dall’esordio contro l’azzurra Angela Carini, che si è ritirata dopo nemmeno due minuti dall’inizio del match sul ring a cinque cerchi, e che aveva polemizzato prima e dopo l’incontro, per poi smorzare i toni. A puntare il dito nei confronti di Khelif molti appassionati e anche diversi addetti ai lavori, che hanno attaccato la pugile per la sua condizione di iperandroginia, che le consentirebbe, secondo i detrattori, di vincere agevolmente contro atlete donne non affette da questa patologia, proprio per i suoi tratti più marcati a livello di forza fisica.
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LA NOTA DELL’IBA
I regolamenti dell’IBA non sono stati riconosciuti dal CIO, che a sua volta ha permesso a Khelif di partecipare alle Olimpiadi, considerando quei test “difettosi e illegittimi”. I Mondiali di boxe organizzati dall’IBA si terranno a Nis, in Serbia, dall’8 al 16 marzo. Khelif avrebbe dovuto partecipare nella categoria dei pesi welter femminili. Il segretario generale e CEO della federboxe mondiale, Chris Roberts, in una conferenza stampa ha insistito sul fatto che i test di ammissibilità di genere dell’organizzazione saranno validi su tutti gli incontri femminili e non sono mirati su Khelif: “Imane Khelif non è idonea per i nostri Campionati del Mondo, non soddisfa i criteri di ammissibilità”, riporta la Bild. E ancora: “Le nostre regole tecniche stabiliscono chiaramente i requisiti e i criteri di ammissibilità per l’evento. Effettueremo test di ammissibilità di genere in modo casuale e faremo test durante i Campionati del mondo in Serbia”.