“Non ce l’ho con Angela Carini, lei è una pugile, una giovane ragazza. Ce l’ho con le persone che hanno fatto pressione su di lei perché si comportasse in quel modo, non penso si sia comportata in quel modo di sua spontanea volontà . Sono sicura che la pressione a cui è stata sottoposta l’ha portata a questo comportamento. Voglio mandare un messaggio ad Angela, voglio dirle che è un’amica e resta un’amica, le scuse sono state accettare dal profondo del cuore. Le auguro ogni successo, le persone possono sbagliare ma bisogna imparare dai nostri errori”. Lo ha detto Imane Khelif, la pugile medaglia d’oro a Parigi 2024, ospite di Massimo Giletti nella trasmissione ‘Lo Stato delle Cose’ su Rai 3, rivolgendosi all’azzurra, che si ritirò 46 secondi dopo l’inizio della prima ripresa del match degli ottavi di finale contro l’algerina. Khelif nel corso della rassegna olimpica fu accusata di essere un uomo e fu vittima di una campagna di fake news, caratterizzata dalla diffusione di immagini finte generate con intelligenza artificiale: “I miei genitori hanno visto tante immagini false, la guerra contro di me attraverso i social ha avuto un impatto negativo. Dobbiamo capire chi sono le persone che hanno fatto queste cose. Chi l’ha fatto non è una persona di spessore”. “Ho visto che ci sono molti politici e presidenti che parlano senza una fonte ed è qualcosa di strano, perché fanno dichiarazioni senza una base, senza realtà . Il Cio ha tutti gli strumenti per prendere una decisione reale”, ha aggiunto in merito agli appelli lanciati da alcuni politici sui criteri di accesso alle categorie femminili. Poi aggiunge: “Qualsiasi persona che venga esposta a questo bullismo e odio, si trova più in difficoltà a vincere. Ma ho imparato molto da questa esperienza. Più una persona desidera il successo, più è facile che ci arrivi”.