
Eti Qamili - Foto FPI
Si chiama WBC Boxing Grand Prix ed è un torneo mondiale organizzato dall’omonima sigla pugilistica e da Riyadh Season, la celebre organizzazione saudita impegnata ad organizzare eventi nella Capitale. Domani, giovedì 17 aprile, partirà la rassegna, ideata per dare risalto ai migliori prospetti del panorama pugilistico internazionale (26 anni l’età massima per partecipare). Il ring si trova nel City Global Theatre di Riyadh, che vedrà la partecipazione di 128 pugili, in rappresentanza di 41 nazioni, suddivisi nelle seguenti quattro categorie di peso: piuma, superleggeri, medi e massimi. Presenti anche quattro pugili italiani: Eti Qamili (pesi piuma), 24enne italo-albanese, con un record di 14 vittorie (7 per ko), e tutt’ora imbattuto; Fiorenzo Priolo, pugile torinese di 22 anni (5-4-0); Giovanni Sarchioto (pesi medi), nato ad Anzio il 30 settembre del 1997 con un record di 12-0-0; e il 28enne peso massimo Davide Brito (11-7-0). Il primo italiano a salire sul ring di Riyadh sarà Qamili, impegnato a partire dai sedicesimi di finale contro l’ucraino Ihor Semonchuk (domani, ore 15 circa). Gli altri tre azzurri combatteranno tra il 18 e il 20 aprile, giornata finale di questa prima tappa della WBC Boxing Grand Prix.
Previsto un regolamento innovativo, ma anche un cospicuo premio in denaro e un’occasione di primo piano nella boxe professionistica. Per ciascuna categoria di peso avranno luogo 64 match che si svolgeranno sulla distanza dei sei round con un format ad eliminazione diretta. I giudici (di varie nazionalità per garantire la neutralità) sveleranno il punteggio provvisorio al termine della seconda e della quarta ripresa. Predisposta anche una forma di Var con il replay istantaneo che permetterà di riesaminare i casi controversi (utilizzabile solo per situazioni specifiche, come la valutazione di azioni antisportive o la validità di un colpo in base al suono della campana). I vincitori riceveranno 200.00 dollari e diventeranno automaticamente sfidanti obbligatori per il titolo WBC Silver, entrando quindi nella corsa per la conquista del titolo mondiale. Un’occasione irrinunciabile che parte da una Riyadh sempre più al centro del ring mondiale.